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"Ambulanze: i tagli ai servizi restano" Croce Bianca, pressing sulla Regione

Il presidente Dini: "Ottimo l’incontro con la Asl ma finche non aumentano i rimborsi siamo in ginocchio". Un turno diurno è sospeso fino al 30 marzo. "In queste condizioni non sarà riattivato e altri saranno a rischio".

"Ambulanze: i tagli ai servizi restano" Croce Bianca, pressing sulla Regione

E’ forte delle rassicurazioni della Asl e di un incontro dal quale anche lui è uscito rinfrancato. E’ debole perché i conti continuano a non tornare e per ora i rimborsi restano quelli. Urbano Dini è il presidente della Croce Bianca di Arezzo ed esce con franchezza, confermando un’intervista uscita ieri sul sito Arezzo24.

"Dal direttore D’Urso abbiamo avuto garanzie importanti sull’efficientamento dei servizi e sui ritocchi alla macchina organizzativa. Passi avanti che non sottovaluto e che tra l’altro porteranno ad un confronto costante per migliorare i percorsi e ridurre i tempi di liquidazione delle fatture". Detto questo il "ma" è lì, pronto ad erompere come dalla bocca dell’araldo.

"Purtroppo non è cambiato nulla in termini economici: e quello è il nodo che ci stringe ormai da troppi mesi". Gira gira la partita torna lì, il piatto piange, i rimborsi non vengono ritoccati.

"Se la Regione non mette dei denari che compensino gli sforzi delle associazioni e dei volontari da questa morsa non si esce". E’ la stessa morsa che lo ha spinto a prendere un provvedimento drastico, controcorrente rispetto alla voglia dell’associazione di garantire come sempre l’emergenza. "Il taglio del turno diurno dalle 8 alle 20 è fissato fino al 30 marzo: e i tempi si stanno restringendo". Un conto alla rovescia che ancora ha almeno un mese davanti. Però con chiarezza vuole precisare che almeno su quel fronte per ora nulla è cambiato. Anzi.

"Il tempo che passa non gioca a favore delle nostre realtà, perché le perdite che subiamo rispetto al costo dei servizi si assommano. Se non ci saranno fatti nuovi intanto quel taglio sarà confermato anche dal primo aprile in poi. E potremmo trovarci nelle condizioni di aggiungere a quello altre riduzioni dei servizi. Può capire con quale amarezza".

L’incontro con la Asl è stato fondamentale ma non interrompe la corsa della crisi. "Ci hanno chiarito che per i rimborsi non vi sono risorse dirette, rimandandoci quindi alle competenze della Regione". Non è una sorpresa, specie per chi da anni è nella trincea del soccorso. Si limita solo a dire che a questo punto restano sia i problemi sul piano della ricerca del personale volontario che quelli sui costi. "I rimborsi sono fermi ai valori di oltre dieci anni fa: e questo mi sembra dica tutto".

Sposa la partita che hanno aperto i sindaci dell’area aretina, con capofila la vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti. "Credo che un incontro politico con l’assessore regionale Bezzini sia la strada migliore e più breve.

A questo punto non è più rinviabile, in ballo c’è la continuità del servizio di emergenza nel nostro territorio". Sogna ambulanze, a cominciare dalle sue, in corsa, ma teme uno stop ancora più drastico. "Il rischio è altissimo e cresce con il passare del tempo".

Alberto Pierini