Altro boom di visitatori per l’artigianato in mostra

Calato il sipario sulla tradizionale kermesse che non ha tradito le attese. Complessivamente sono state 10mila le presenze all’interno del borgo

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di Claudio Roselli

Un bilancio decisamente positivo. È calato il sipario sulla 47esima edizione della Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana al termine di dieci giorni nei quali Anghiari ha respirato aria di normalità e di visibilità a pieni polmoni. L’unica componente aleatoria (croce e delizia anche in passato) era legata alle condizioni meteorologiche, spesso persino imprevedibili per la stagione in corso, ma – salvo la pioggia e il clima piuttosto freddo del 24 aprile – anche nel week-end finale tutto è filato liscio. Del maltempo vi è stata più la minaccia che altro, salvo una breve quanto irrilevante parentesi piovosa nel pomeriggio del 1 maggio.

"Anche nei due giorni conclusivi l’afflusso non è venuto meno – ha commentato Giovanni Sassolini Busatti, presidente dell’Ente Mostra Valtiberina Toscana – per cui non possiamo fare altro che ritenerci soddisfatti sia per come è andata la manifestazione, sia per il lavoro preparatorio portato avanti in precedenza. La riprova è data dalle dichiarazioni di ristoratori, operatori della ricettività e negozianti, tutti gratificati dal movimento sviluppato: hanno acquistato il loro ricordo e allo stesso tempo si sono rifatti la bocca gustando a tavola le nostre tipicità".

Oltre 10mila i visitatori giunti per l’occasione nella patria di Baldaccio, stimolati anche dal fatto di recarsi uno dei "Borghi più Belli d’Italia", che ospita nel cuore del centro storico anche i due qualificati musei, quello di Palazzo Taglieschi e quello della Battaglia e di Anghiari, con i riferimenti a Leonardo da Vinci e al mito relativo all’affresco (ancora da cercare) che il "genio" avrebbe dipinto in una parete delle sale di Palazzo Vecchio a Firenze. Ma praticamente fin da ora, Giovanni Sassolini Busatti è da considerare ex presidente della kermesse: lo aveva anticipato già prima del suo svolgimento e lo conferma adesso. "Dopo sei edizioni – ha spiegato – è giusto un avvicendamento al timone: da quando nel 2017 sono stato chiamato per porre fine alla lunga parentesi del commissariamento, la mostra mercato ha ripreso vigore e nemmeno la pandemia è riuscita a fermarla; poi – si sa – è normale che si può sempre fare di più e meglio. Semmai, il successo dell’esposizione di arte amanuense di Donatella Corvina e dell’altra collaterale sugli antichi mestieri fra Tevere e Arno ha dimostrato che, oltre alla prerogativa artigianale, se vogliamo fare veramente la differenza dobbiamo lavorare di più in chiave artistica; per ciò che riguarda l’artigianato puro, siamo in competizione con altre realtà. E allora dobbiamo spiccare in futuro questo salto di qualità".