
Alluvioni, l’allarme dai Comuni: "Nessuno pulisce il letto dei fiumi"
"Di fronte al cambiamento climatico il taglio dell’erba da solo non basta, bisogna ripulire il letto dei fiumi e dei fossi". È un’analisi chiara quella che fa il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli. E lo fa davanti al fosso Vingone, niente a che fare con il Vingone che attraversa Arezzo, in queste ultime ore, praticamente in secca, ma il letto è pieno di vegetazione.
"Fino a qualche settimana fa anche nei torrenti delle province di Prato Pistoia e Firenze non tirava acqua, poi mi hanno riferito che in alcuni di essi la portata è salita da uno a sette metri in quattro-cinque ore con conseguenti esondazioni e rotture degli argini" che ben abbiamo imparato a conoscere in questi ultime settimane.
"Di fronte ai quantitativi di pioggia a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi, abbiamo davvero poche armi per difenderci. Una c’è però e non la sfruttiamo come avveniva un tempo. Regioni, Province, Comuni e Consorzi di Bonifica, oramai, anziché ripulire si limitano a tagliare l’erba dei fiumi, dei torrenti, dei fossi, magari lasciandola anche sul posto, mentre la maggior parte dei privati non fa più neanche quello" continua il sindaco castiglionese.
"Anche se la pulizia dei fossi viene predisposta periodicamente l’erba o gli stessi arbusti non vengono tolti creando, così, delle vere e proprie dighe che impediscono il normale deflusso delle acque". Il motivo secondo Agnelli?
"Forse perché quegli stessi sedimenti, secondo le norme attuali, devono essere trattati come rifiuti speciali con il relativo conferimento solo in apposite discariche e a costi improponibili, ne consegue che nessuno oramai ripulisce più niente come si dovrebbe fare".
Il trattamento dei sedimenti è severamente disciplinato da norme precise, e il loro smaltimento deve essere effettuato in apposite discariche. "Le aziende che stoccano sono sempre meno e sempre più costose e non sono presenti nella nostra provincia" spiega ancora Agnelli.
"Quindi se il sedimento dei fossi è un rifiuto speciale è meglio averlo dentro il fosso, con il rischio di creare allagamenti alla prima bomba d’acqua, o in una proprietà privata su cui adagiarlo dopo la pulizia del letto?" chiede retoricamente Agnelli. Un tema sul quale conviene anche l’assessore agli interventi strategici, ambiente, protezione civile, ciclo dei rifiuti e ciclo delle acque, Marco Sacchetti. "Stiamo mettendo in campo sempre di più un approccio tutelante nei confronti dei corsi d’acqua, sempre meno preoccupati a mettere in sicurezza le persone. È necessario individuare le priorità, e cambiare una normativa che rende tutto molto complesso. I costi di conferimento alle discariche dei sedimenti sono troppo alti" spiega l’assessore di Palazzo Cavallo.
"Un problema che esiste e la cui soluzione sarebbe impellente. Per la cronaca, al momento il Vingone aretino non presenta grossi problemi a valle nel suo letto" spiega Sacchetti.
Quindi, al delicato quanto fragile scenario ambientale si aggiunge uno spirito ecologista a volte, difficile da realizzare, che, purtroppo, "aggrava la portata dei danni che certe calamità naturali possono provocare - spiega Agnelli. "Auspico che dopo questa ennesima catastrofe annunciata vengano riviste alcune norme affinché la cura ambientale sia scevra da cavilli burocratici e impedimenti di questo tipo" conclude il sindaco di Castiglion Fiorentino.