Allerta lupi, scatta il vertice in prefettura. Oltre 100 esemplari all’ultimo censimento

Arezzo, il dato del monitoraggio risale a qualche anno fa. In provincia individuati 24 branchi. Domani il tavolo tecnico sul piano d’azione

Arezzo, 1 febbraio 2023 - L’allerta lupo mette in moto la macchina dei controlli. Domani a Palazzo del Governo il prefetto Maddalena De Luca riunisce un tavolo tecnico per fare il punto sulle segnalazioni di cittadini che in queste settimane si susseguono in tutte le vallate: video, foto, riunioni, dove si parla di avvistamenti anche in zone abitate, a pochi metri dalle case. Così in Casentino, in particolare nella zona di Partina a Soci dove gli automobilisti hanno ripreso un branco di lupi mentre attraversano la strada, o ancora nel parco di Lignano a Rigutino con gli attacchi ad alcuni mufloni. Due casi, tra quelli segnalati, per sintetizzare un’allerta che si sta diffondendo tra la popolazione, come del resto conferma il comitato nato proprio a Rigutino, che ha rivolto un appello al prefetto.

Domani a Palazzo di Governo ci saranno esperti e tecnici insieme ai carabinieri forestali: l’obiettivo è mappare la situazione a livello provinciale e ragionare sulle misure a tutela delle comunità. Allo studio ci sarebbero azioni di deterrenza che allontanino i predatori dalle zone a valle dei rilievi appenninici da dove alcuni branchi sono scesi. Ma il vertice servirà anche a quantificare la presenza degli animali nella provincia aretina (si tratta di una specie protetta da una legge nazionale), tenendo conto degli studi e delle rilevazioni già es eguiti in passato.

L’ultimo rapporto che fotografa la situazione nell’Aretino, risale al 2016: è il monitoraggio a livello toscano elaborato dal Centro interuniversitario di ricerca sulla selvaggina e sui miglioramenti ambientali a fini faunistici (Cirsemaf, l’acronimo). Il dossier tiene conto del quadro delineato nei tre anni precedenti. Ovviamente, si tratta di numeri relativi a sette anni fa e tuttavia indicativi della presenza dei lupi nel territorio provinciale. Lo studio segnala la presenza accertata di 24 gruppi "familiari", pari a circa 116 esemplari - è la stima complessiva-, ai quali andrebbero sommati in quota parte, altri gruppi dalle province confinanti con l’Aretino, da Siena e Firenze. Sono nuclei composti dalla coppia o dalla coppia con i cuccioli (una media di tre per nucleo). Sono trentatrè i comuni nei cui territori gli esperti hanno rilevato la presenza dei lupi. Dei 24 gruppi rintracciati, 20 risiedono stabilmente nei confini della provincia aretina, 4 invece sono "trasfrontalieri", cioè si muovono su più province confinanti. La loro presenza è stata verificata sul monte Falterona, tra Firenze e Arezzo, nell’area del Sasso di Simone in alta Valtiberina, a Fresciano-Casteldelci e nella zona dell’Alpe della luna. Altri branchi sono all’interno del Parco delle foreste casentinesi (circa un’ottantina di animali secondo i numeri dell’ente). I dati raccolti nel rapporto del 2016, con sistemi di fotovideo-trappolaggio hannop permesso di individuare esemplari nell’area di Poti, alle porte della città, a Lignano, nel territorio di Anghiari, Montozzi, Montelucci, nelle zone dell’alpe di Catenaia e Camaldoli e nelle aree limitrofe alle Foreste casentinesi, nei comuni di Pratovecchio-Stia.

C’è un altro dato che il dossier mette in evidenza e sul quale si appunteranno le valutazioni degli esperti. Esistono anche gruppi di animali ibridi, cioè lupi incrociati con i cani: lo studio ne stima tredici.

Intanto i carabinieri forestali sono impegnati nell’attività di verifica delle segnalazioni da parte dei cittadini che in queste settimane si stanno moltiplicando. Gli esperti dell’Arma sono al lavoro per verificare se alcuni casi siano rioconducibili allo stesso esemplare che magari si muove su pià zona. Del resto, il lupo per natura si sposta con facilità da un territorio all’altro e può compiere trasferimenti per molti chilometri, anche da una regione all’altra. Un quadro articolato sul quale domani gli esperti si confronteranno nel vertice in prefettura, prima fase di un piano che sarà messo a punto per conoscere nel dettaglio i numeri aggiornati sulla presenza del lupo e valutare le azioni più efficaci da adottare.