
Alinari, la storia in foto Cento anni di scatti raccontano Arezzo Libro gratis col giornale
"Le immagini accostate a volte dialogano tra loro, raccontando i loro segreti". Rita Scartoni è la curatrice della mostra fotografica che campeggia ai piani alti di Casa Bruschi. Lì dove l’antiquario viveva, lì dove coltivava la sua grande passione per l’arte. "E’ un libro che offre un viaggio unico nella storia di Arezzo e insieme in quella di una famiglia che ha fatto la storia della fotografia". Alinari, i maestri del clic.
Il loro sforzo di documentazione è partito da lontano, spiega Rita Scartoni, da una piccola bottega fino alle lastre diventate lo specchio di un mondo. E’ il sale della mostra "La sottilità dell’aria", aperta da dicembre nel palazzetto del pioniere della Fiera e che fino al 31 ottobre continuerà a calamitare i visitatori. E della quale il catalogo è una splendida sintesi.
Il frutto di una bella collaborazione tra La Nazione e la Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Intesa Sanpaolo, e naturalmente la Fondazione Alinari per la fotografia: a presiederla è Giorgio Van Straten, che ha seguito passo passo questa iniziativa.
Il culmine sarà raggiungo giovedì 29 giugno: giovedì prossimo, tanto per non sbagliarci. Perché quel giorno il catalogo sarà distribuito in omaggio con La Nazione Arezzo. Un euro e 70 centesimi per attraversare i piccoli e grandi fatti di cronaca di quel giorno. E insieme la storia di Arezzo e della sua provincia, secondo un racconto per immagini che rimarrà impresso negli occhi dei lettori.
Ieri a Casa Bruschi, nel quadro della tre giorni dedicata proprio al mondo dei libri, c’è stata la presentazione di questa avventura. Che Rita, con la passione di chi ama il proprio mestiere, ha spiegato con cura, attenta a trasmettere la sua passione ai presenti.
Tra i quali altri protagonisti dell’iniziativa: come Guglielmo Vezzosi, responsabile delle iniziative speciali de "La Nazione". "E’ un’occasione per noi molto importante – ha spiegato– e della quale siamo grati a tutti i partner: il giornale e quelle immagini sono immerse nelle vita della città. E quel giorno lo saranno ancora di più".
Gli scatti seguono un percorso che va dal 1856 al 1954: un secolo, una vita. Difficile da intercettare in diretta, più facile quando le foto ti guidino a capire come la città e la provincia siano state trasformate nel tempo.
C’è un largo spazio riservato alle strade e alle piazze aretine: a cominciare dalla copertina, uno straordinario scorcio di San Domenico. In primo piano una mamma con un bambino alla fontanella pubblica: alla fine la vera "mission" del libro, affiancare i monumenti alla vita di tutti i giorni, le pietre ai protagonisti. Da lì parte un vero film, che si snoda dal centro storico a Camaldoli, dalla terra alle aziende, dagli artigiani alle ferrovie.
L’Arno raffigurato da Vittorio Alinari. Gli scorci di Giacomo Brogi e del suo stabilimento. Gli anni ruggenti di Aurelio Monteverde. I frammenti di paesaggio firmati da Vincenzo Balocchi. Tra cui il ritratto di un’anziana del 1930, tra le cui rughe passano la storia e la vita di un’epoca. Illuminata dalla gelatina in sali di argento di una tecnica che era già arte.