CORTONA
Cronaca

Alessio Scotto: incidente in palestra, paralisi e indagine in corso

Alessio Scotto, giovane disabile, paralizzato dopo un incidente in palestra. Indagine aperta per lesioni gravissime.

Il ragazzo è stato soccorso con il Pegaso

Il ragazzo è stato soccorso con il Pegaso

di Laura Lucente

Un dramma nel dramma per la famiglia di Alessio Scotto, il giovane disabile precipitato nel vuoto mercoledì scorso a . La delicata operazione a cui è stato sottoposto all’ospedale fiorentino di Careggi dopo l’incidente gli ha salvato la vita, ma nulla si è potuto per evitargli la paralisi agli arti inferiori, mentre permane il rischio di una paralisi totale. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto che gli hanno lesionato la colonna vertebrale in maniera irreversibile. Il giovane è ora in terapia intensiva e le prossime ore sono delicatissime.

Il drammatico episodio è avvenuto alla palestra del Mercato, nei pressi del centro storico, dove il giovane si trovava con alcuni ragazzi della struttura che lo ospita, per un’uscita sportiva. Non si sa come, ma Alessio è sfuggito al controllo degli operatori e sporgendosi dalla balaustra della palestra è precipitato nel vuoto facendo un volo di oltre 10 metri finendo rovinosamente nel campo agricolo. Gli immediati soccorsi, il volo del Pegaso al centro fiorentino di Careggi, la delicata operazione e poi l’amara sentenza della paralisi. Un dramma nel dramma perché il giovane, 27 anni, affetto da un gravissimo disturbo psichico e comportamentale era arrivato a , dall’entroterra maremmano, pochi mesi fa dopo un lungo calvario della famiglia che aveva finalmente trovato una dimensione familiare nella struttura Cam del Ferretto. Pochi mesi di quotidianità ritrovata per il giovane, accolto con amore nella nota struttura cortonese.

La storia della famiglia Scotto era stata raccontata nei mesi scorsi anche dalla redazione di Maremma Oggi che ha raccolto nel tempo lo strazio del padre Paolo costretto più volte a dover fare i conti con la grave patologia del figlio che lo ha reso in più di un’occasione anche aggressivo e violento mettendo a rischio l’incolumità dei familiari. La speranza dopo anni di battaglie, di aver finalmente trovato una dimensione sanitaria ad hoc in grado di gestirlo al meglio, facendogli vivere una dimensione umana.

Oggi è ancora babbo Paolo a chiedere che sia fatta luce sull’incidente. "Non si può lasciare un ragazzo nelle condizioni di mio figlio senza guardarlo a vista - dichiara ancora a Maremma Oggi - chi ha sbagliato deve assumersi le responsabilità. Noi eravamo tranquilli, la struttura ci è parsa sempre all’altezza, il personale è serio e ci ha sempre dato l’impressione di curare con grande attenzione mio figlio Alessio. Cosa possa essere accaduto non lo so. Certo che una negligenza da parte di qualcuno c’è stata, anche perché mio figlio a me come ad altri ci aveva detto nelle scorse settimane che in quella palestra c’era un muretto che gli piaceva". Le indagini su quanto accaduto procedono. La Procura di Arezzo ha aperto un’indagine. I reati ipotizzati sono quelli di lesioni gravissime e di omessa custodia. Al momento dalla struttura sanitaria coinvolta non trapelano dichiarazioni.