Addio al marchio Buitoni: siamo ai titoli di coda

Alla fine dell’anno scade la concessione che la Nestlé aveva dato allo stabilimento in città. "Ma la produzione industriale andrà avanti"

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di Claudio Roselli

Meno di 50 – per l’esattezza 49 – i giorni che mancano alla fine dell’anno, gli stessi che legheranno ancora in qualche modo il marchio Buitoni alla città di Sansepolcro, nella quale è nato 194 anni fa. Con qualche punto interrogativo che chiede di essere eliminato. Scadrà infatti il 31 dicembre la concessione triennale – dopo quella decennale – che la Nestlè aveva dato allo stabilimento biturgense per la produzione di pasta secca e prodotti da forno con l’apposizione del noto logo alimentare, che ora verrà sostituito da Delverde, altra casa di paste alimentari facente parte del gruppo di Mastrolia, la cui sede centrale è a Fara San Martino, il Comune della provincia di Chieti dove si trova anche la De Cecco. L’uscita della scritta Buitoni non è purtroppo una novità, visto che da tempo la tendenza manifestata dalla multinazionale svizzera era questa e tutti erano preparati alla triste eventualità; la notizia è ora ufficiale a tutti gli effetti e nei giorni scorsi il nuovo sindaco Fabrizio Innocenti ha preso contatti con il dottor Angelo Mastrolia, numero uno di Newlat, che ha sentito il dovere di informarlo.

"Premetto che al momento attuale – ha tenuto a precisare il dottor Mastrolia – nella realtà industriale di Sansepolcro la produzione sta andando avanti regolarmente e quindi sotto questo profilo nulla di preoccupante. Tuttavia, dal momento che la scritta Buitoni si ‘separerà’ da Sansepolcro, ho ritenuto giusto dover informare anche sui risvolti in negativo che potrebbero manifestarsi per i volumi produttivi, ma cerchiamo di lavorare per mitigare questo rischio". Una eventualità messa in preventivo, quindi, che però al momento sembra scongiurata: "La fabbrica di Sansepolcro è solida, non vi sono situazioni di criticità – prosegue Mastrolia – e dopo aver consolidato la nostra leadership nel mercato tedesco della pasta, stiamo adesso tentando di entrare anche in quello inglese. C’è un minimo di preoccupazione per l’evoluzione dei mercati e mi fa piacere che il sindaco Innocenti abbia preso seriamente a cuore la questione, rivolgendosi al Ministero dello sviluppo economico e alla Regione; noi come Newlat metteremo il massimo impegno per che sì che la vicenda proceda al meglio".

Vedremo quindi quali effetti genererà il cambio sulle confezioni di pasta con il Delverde; per i biturgensi la questione è soprattutto affettiva: dal 1827, Buitoni ha scritto un capitolo importante nella storia del Borgo, per essere stata l’azienda che ha garantito il benessere a generazioni di famiglie, poi negli anni il passaggio a Carlo De Benedetti e alla Nestlè, fino all’avvento di Mastrolia nel 2008.