REDAZIONE AREZZO

Accuse di corruzione: come è nata l'inchiesta

La vicenda è spuntata da una costola del caso Coingas. Gli agenti della Digos ieri mattina in casa e uffici dei tre indagati. Nella foto il Pm Claudiani

Il Pm Claudiani

Arezzo, 16 gennaio 2020 - E’ di inizio settimana la notizia che ha di nuovo riacceso i riflettori sull’inchiesta Coingas che nell’estate scorsa mise a rumore il mondo politico aretino. E adesso, dalla vicenda madre, è spuntata fuori l’altra inchiesta che ha visto il pm Claudiani indagare due presidenti di aziende partecipate e un consigliere comunale dopo la scoperta nel computer di Staderini di una conversazione circa l’argomento. .

Insomma, due fatti distinti ma legati dalla stessa matrice di partenza. Tutto era cominciato nel luglio 2019 con l’indagine riguardante le consulenze per 440 mila euro affidate al commercialista Marco Cocci e allo studio legale fiorentino Olivetti Rason. Consulenze che la procura ha ritenuto non congure portando il pm Andrea Claudiani a ipotizzare il reato per alcuni, di abuso d’ufficio per altri, di favoreggiamento per altri ancora.

Tra gli indagati per abuso di ufficio c’è anche il sindaco Alessandro Ghinelli e questo, dopo la notifica della proroga di indagine da lui stesso annunciata, è ormai ufficiale. La proroga era toccata inizialmente a Sergio Staderini (peculato), ex amministratore unico, all’assessore al bilancio Alberto Merelli (peculato, a Marco Cocci ed Ettore Olivetti Rason (peculato), e Francesco Macrì (abuso d’ufficio), presidente di Estra.

Adesso proroga di indagini anche per il sindaco. Il pubblico ministero ha seguito l’ordine temporale di iscrizione degli indagati e questo ha consentito di ricostruire l’iter dell’inchiesta, partita dalla fonte riservata che si rivolge alla Digos per segnalare i dubbi sulle consulenze.

In un primo momento finiscono nel mirino i protagonisti degli incarichi: chi li ha affidati, chi li ha ricevuti e chi li avrebbe propiziati. Alcuni si ritrovano anche intercettati ed è proprio ascoltando una chiamata fra l’assessore e Ghinelli che gli inquirenti annotano due frasi del sindaco: «Tutti devono capire che gli asini volano» e l’invito a Merelli perchè si chiarisca coi revisori dei conti, riluttanti a mettere a bilancio gli incarichi: se no «schiodano».