Accoltellato a 30 anni, è ancora grave La polizia è sulle tracce dell’aggressore

Accoltellato a 30 anni, è ancora grave  La polizia è sulle tracce dell’aggressore

Accoltellato a 30 anni, è ancora grave La polizia è sulle tracce dell’aggressore

AREZZO

E’ ancora in rianimazione il 30enne di provenienza africana, senegalese o nigeriano, accoltellato due sere fa ad Indicatore. Era arrivato al San Donato in gravi condizioni, con l’addome devastato e altre ferite, più superficiali, al collo e alle braccia. Era stato lui a chiamare il 118 per essere soccorso. Giunto all’ospedale era stato operato di urgenza; ora sarebbe stabile, e già dalle prossime ore potrebbe essere trasferito in un altro reparto del San Donato. A quel punto, una volta fuori pericolo e recuperate le forze, saranno fondamentali le sue parole per poter ricostruire l’accaduto e per arrivare, soprattutto, al responsabile della violenta aggressione. A questo sta lavorando la squadra mobile della Polizia di Stato, guidata dal dirigente Sergio Leo. Al momento i sospetti sono indirizzati verso un uomo. A colpire con più fendenti lo straniero sarebbe stato, infatti, solo un soggetto, armato di un coltello. Le indagini, partite subito dopo l’aggressione, porterebbe quindi in quella direzione, gli agenti stanno però aspettando di poter parlare con l’aggredito, le sue parole saranno decisive.

Anche se è difficile che il ragazzo confessi un eventuale coinvolgimento in affari legati al mondo della droga. E’ questa, infatti, la pista che gli agenti stanno seguendo. A portare in questa direzione diversi elementi al vaglio degli investigatori, oltre al fatto che l’aggredito, pluripregiudicato, ha precedenti proprio per spaccio. Si è trattato di un regolamento di conti o un modo per decretare il controllo sul territorio? Certo è che si tratta già della seconda aggressione con accoltellamento nel giro di pochi giorni. Vicende che stanno facendo salire la preoccupazione tra gli aretini. Gaia Papi