
Roberto Vecchioni
Arezzo, 02 agosto 2023 – Grande attesa a Cavriglia per il concerto di Roberto Vecchioni, che domani sera si esibirà nella centralissima piazza Berlinguer. Saranno oltre 1.500 coloro che assisteranno ad uno degli eventi musicali più importanti dell'anno in Valdarno. Stiamo parlando infatti di uno dei "poeti" della musica italiana, che ha regalato canzoni meravigliose. L'iniziativa è parte integrante del cartellone della XIX edizione del Festival Orientoccidente ed è stata organizzata dal Comune di Cavriglia, dal Comitato Festeggiamenti del Perdono e da Materiali Sonori. “L’Infinito Tour” di Vecchioni propone il materiale del suo più recente disco pubblicato solo su CD e su vinile, rifiutando streaming e digitale. Una scelta difficile, per i tempi che corrono, ma allo stesso tempo decisamente intelligente: è arrivato al disco d’oro con oltre 25mila copie vendute in due mesi.
In fondo il cantautore milanese è uno di quei nomi della musica italiana che riesce sempre a stupire e in questo album ha coinvolto Francesco Guccini nella canzone “Ti insegnerò a volare” dedicata d Alex Zanardi e include altre canzoni dedicate all’attualità e alla riflessione: per esempio “Giulio” è ispirato alla storia di Giulio Regeni; "Cappuccio rosso" ispirata ad Ayse, una guerrigliera che muore contro l’Isis; “Formidabili quegli anni” un brano autobiografico che parla del ‘68. Il concerto, che inizierà alle 21,15, presenterà non sono solo canzoni, e molte proprio da questo nuovo album, ma è un’immersione di due ore e mezza nella cultura sterminata di un uomo che ha insegnato per quarant’anni latino e greco ai ragazzi del liceo, e che vuole continuare a insegnarci la Bellezza e l’amore per la vita, tra monologhi, le sue canzoni più celebri e aneddoti, tra racconti di vita e citazioni dei grandi poeti del passato.
«L’Infinito è uno spettacolo che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle nostre emozioni – spiega Vecchioni - tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sul nuovo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità… e come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un'unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo».