
Un momento della cerimonia
Arezzo, 05 luglio 2023 – Anche quest’anno, come ogni 4 luglio, Cavriglia ha commemorato le sue vittime. Furono 192 le persone uccise negli eccidi nazifascisti che colpirono Castelnuovo dei Sabbioni, Meleto Valdarno, San Martino, Massa Sabbioni e Le Matole nel 1944. La cerimonie si sono aperte ieri mattina con la Messa presso la Chiesa di San Donato a Castelnuovo dei Sabbioni.La giornata della memoria è poi proseguita nel pomeriggio con la Messa celebrata presso il Sacrario ai Caduti di Meleto Valdarno dal Vescovo di Fiesole, S.E. Stefano Manetti. Al termine della celebrazione sono intervenuti il Primo Cittadino di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e Don Luigi Verdi della Comunità di Romena, a voler significare che Cavriglia e il Valdarno tutto non possono dimenticare quanto successo 79 anni fa ai danni della popolazione civile, inerme di fronte alla furia nazifascista.
La presenza di Don Luigi, poi, ha voluto ancor più sottolineare l’importanza fondamentale data dall’Amministrazione al dialogo con le nuove generazioni, alle quali va l’onere e l’onore di perpetrare il ricordo e trarne opportuno insegnamento. Presenti alla cerimonia i rappresentanti istituzionali di tutti i comuni del Valdarno e della Provincia di Arezzo. il pomeriggio di memoria si è concluso con il concerto eseguito dalla Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze. In serata nella terrazza del Museo Mine a Castelnuovo d’Avane c’è stata la cerimonia di premiazione del “Cittadino dell’Anno 2023”, la consegna delle Costituzioni ai neo 18enni ed a seguire in collaborazione con il Festival Orientoccidente di Materiali Sonori, il programma sé stato chiuso dal concerto “L’Urlo della Memoria” di Alberto Bertoli. “Occorre preservare sempre la memoria dei nostri morti e farne un insegnamento per i giovani, anche perché stanno scomparendo, per anagrafe, gli ultimi testimoni di quella tragedia” - commenta il Primo Cittadino Leonardo Degl'Innocenti o Sanni - “La Libertà è un concetto che ci deve appartenere, ed abbiamo il sacrosanto dovere di amarla, coltivarla, onorarla e rispettarla come uno dei valori più sacri che abbiamo.” - termina il Sindaco. Insomma, una giornata importante per la comunità cavrigliese, che non ha mai dimenticato quelle vittime delle atrocità nazifasciste perpetrate durante la seconda guerra mondiale.