
Il maestro Franco Battiato con l'amico siciliano Manlio Sgalambro, noto filosofo
Roma - In molti lo hanno scoperto tardi, solo dopo la morte. ma va bene così. Come sempre accade quando un grande della musica italiana ci lascia, anche nel caso del maestro Franco Battiato gli ascoltatori di Spotify hanno letteralmente riaffollato la pagina del suo profilo sulla piattaforma, la principale per quel che riguarda l’ascolto della musica in streaming, per riascoltarne i capolavori. Nelle 24 ore successive alla morte del cantautore siciliano infatti, gli ascolti giornalieri in Italia sono aumentati di oltre l’800%, ben 19 canzoni sono rientrate nella top 200 daily.
Dei brani di Battiato che al momento sono presenti nella classifica Viral di Spotify, ovvero quella classifica che registra le improvvise impennate di ascolti di alcuni brani, ben tre canzoni presenti nella top ten. La canzone piu’ riascoltata dai fan italiani e’ “La cura”, capolavoro tratto da “L’imboscata”, album del 1996, scritto a quattro mani insieme all’amico e filosofo Manlio Sgalambro, un inno all’amore talmente alto da restare sempre in qualche modo indecifrato.
Diciassettesima posizione occupata invece da “E ti vengo a cercare”, tratto da “Fisiognomica”, uscito nel 1988, una canzone che non doveva nemmeno esistere data l’intenzione in quel periodo di Franco Battiato di concentrarsi sulla composizione di musica destinata alle opere liriche; alla fine, come sappiamo, ando’ diversamente e il brano venne eseguito perfino dinanzi a Papa Giovanni Paolo II.
Battiato chiude anche la top ten con “Centro di gravita’ permanente”, uno dei suoi brani piu’ famosi, piu’ ripresi, contenuto nel suo disco capolavoro “La voce del padrone”, il primo nella storia della nostra discografia a superare il milione di copie vendute. Il brano e’ divertente ma e’ anche una profonda e intima autoanalisi, sulla scia della filosofia del mistico Georges Gurdjieff. Battiato disegna i contorni di un non luogo complesso da trovare, appunto quel “Centro di gravita’ permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente”.
Molto riprese dal pubblico italiano anche “La stagione dell’amore”, “Voglio vederti danzare”, “Prospettiva Nevsky”, “Summer On A Solitary Beach”, “Cuccurucucu’”, “Sentimiento Nuevo”, “Bandiera bianca”, “L’animale”, “L’era del cinghiale bianco”, “Gli uccelli”, “Stranizza d’amuri”, “La canzone dei vecchi amanti”, “L’ombra della luce”, “No Time, No Space” e “Povera patria”.