"Rigassificatore, tutto deciso Ma noi non ci arrendiamo"

La manifestazione in piazza Bovio dei comitati contrari a questo progetto. Il sindaco Ferrari: "I nostri esperti non si fermeranno, siamo contrari"

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Erano seicento ieri sera alla manifestazione organizzata in piazza dai comitati contrari alla realizzazione del rigassificatore. Numerosi interventi, per riassumere gli ultimi mesi di trattative. "Ma ormai è tutto deciso – hanno detto i comitati - e purtroppo nessuno ha voluto sentire la nostra voce. Una decisione presa sulla testa dei cittadini che hanno detto di non volere questo impianto nel porto". Il sindaco Francesco Ferrari rientrato dalle ferie proprio per partecipare a questa manifestazione ha ribadito i motivi del "no" di Piombino: "Anche Taranto aveva detto no, aveva già dato come pure Piombino. Continueremo questa battaglia. Noi abbiamo un gruppo di esperti e consulenti che stanno studiando questo progetto per capire come poterlo fermare". Non hanno partecipato gli esponenti del Pd piombinese ma era presente il neonato comitato dell’Elba contro il rigassificatore.

La prima manifestazione in piazza Bovio, fatta a metà giugno, era stato molto partecipata. Ora, anche i cittadini, sembrano rassegnati a questo progetto che è finito al centro della campagna elettorale. In piazza invece sono scesi i comitati e i loro aderenti. Il Comitato Salute pubblica, La Piazza, Il gazebo 8 giugno, Il Comitato Liberi insieme stasera saranno dalle 21 alle 23 in piazza Bovio per una à una manifestazione pubblica contro i rigassificatori. I comitati avevano invitato tutta la cittadinanza per portare avanti questa battaglia contro i rigassificatori.

"Siamo nella cittadina tirrenica, come Unione Popolare, alla manifestazione di protesta per dare un segnale forte alla ‘malapolitica’ che pretende decidere sulla testa delle donne e degli uomini della nostra regione" informa infine Yana Ehm, candidata Unione Popolare.

I comitati non si fermeranno perchè il clima della campagna elettorale si è fatto incandescente, e il rigassificatore di Piombino è finito al centro delle battaglie politiche sia a livello nazionale che locale.