NICOLA PALMA
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Prima della Scala, saltano brindisi e cena di gala

Cancellato il tradizionale appuntamento alla Società del Giardino. D’intesa con i sindacati, non si farà il rinfresco nel retropalco

Quest’anno la Scala dovrà rinunciare al tradizionale appuntamento della cena alla Società

Milano, 23 novembre 2021 -  Sarà una Prima della Scala senza la tradizionale cena di gala alla Società del Giardino. Ieri il Consiglio d’amministrazione, riunito in via Filodrammatici per fare il punto della situazione a poco più di due settimane dal debutto della stagione lirica, ha deciso di eliminare il classico appuntamento post spettacolo nell’esclusiva location di via San Paolo. Ancora una volta, i vertici del Piermarini, sindaco Giuseppe Sala in testa, hanno privilegiato la linea della cautela: è stato ritenuto troppo rischioso organizzare un evento con 300 invitati (tra i quali il Capo dello Stato Sergio Mattarella, i massimi rappresentanti istituzionali della città e gli interpreti dello spettacolo di Sant’Ambrogio), anche perché le persone in sala, seppur sedute in tavoli distanziati e molto meno affollati rispetto all’era pre-Covid, avrebbero dovuto rimanere a lungo senza mascherina per consumare le varie portate. "Tutte azioni che denotano il fatto che vogliamo essere prudenti – ha spiegato il primo cittadino e presidente della Fondazione –. Dalle voci che ci arrivano dalla Regione, la situazione non è preoccupante, ma richiede attenzione. È per questo che io sto cercando di prevenire: nei giorni scorsi abbiamo detto “Niente concerto di Capodanno“, se possibile limitare l’accesso a luoghi tipo la Galleria". Stando a quanto risulta, è stata valutata anche l’ipotesi ex Ansaldo di via Bergognone, ma l’opzione è stata scartata per motivi logistici (la sede dei laboratori dista diversi chilometri da via Filodrammatici) ed economici (quanto sarebbe costato riscaldare capannoni così ampi?). Quindi, si è preferito agire con pragmatismo, concentrandosi esclusivamente sull’obiettivo più importante della giornata (e dell’anno): mettere in scena il Macbeth di Giuseppe Verdi nel modo migliore possibile, nel rispetto rigoroso della normativa anti-coronavirus e cercando di proteggere tutti coloro che prenderanno parte allo show allestito dal regista Davide Livermore e dalla sua squadra iper consolidata (alla quarta inaugurazione consecutiva dopo Attila, Tosca e "A riveder le stelle"). Come annunciato nei giorni scorsi dal sovrintendente Dominique Meyer, le misure di sicurezza in teatro sono state rafforzate, così da ridurre ancor di più il rischio contagio: tamponi ogni 48 ore per coloro che andranno in palcoscenico senza mascherine (cast e cantanti del coro) e sistema della "bolla" in stile Serie A, che sostituisce la quarantena per i contatti stretti di eventuali positivi con test quotidiani e restrizioni degli spostamenti al percorso casa-lavoro e viceversa. Ultima nota per il brindisi tra gli artisti che abitualmente anima il retropalco dopo lo spettacolo: d’intesa con i sindacati, il classico rinfresco post debutto è stato cancellato.