Palestra, area smart-working e babysitting Il nuovo abitare: in affitto con servizi integrati

L’elemento caratterizzante sarà un mix generazionale. Case per giopvani coppie. per studenti e anziani soli

"Il mix funzionale e generazionale sarà l’elemento caratterizzante di questo progetto non solo a livello italiano, ma europeo". Parola di Mario Abbadessa che, con Hines Italy, ha creduto in una scommessa attesa dal 1996. È questo player che svilupperà un nuovo modello abitativo – built to rent – sull’Unione 0, fatto di alloggi in affitto e di edifici che offriranno servizi integrati (area fitness, babysitting, management professionale, aree smart working). In concreto, secondo l’analisi presentata ieri, un’offerta del valore di 250-500 euro al mese, pari all’816% del reddito netto delle famiglie lombarde e dell’1121% di quelle unde35. "È questo l’extravalore rispetto al semplice affitto di alloggio. In questo modo si dà anche un aiuto alle giovani coppie", è stato sottolineato.

Si va nell’ottica di una sostenibilità sociale, che da un lato stima a nucleo un potenziale risparmio annuo medio di 9.900 euro rispetto a Milano e dall’altro prevede un potenziale incremento dei consumi nell’area pari a 2,7 milioni annui.

Comparto da 250mila metri quadri, pronto nel 2025, l’Unione 0 avrà anche 280 appartamenti di edilizia convenzionata (da -39 a -52% di prezzo di affitto a parità di metratura). Studentato da 700 posti letto "con servizi di alto valore agganciati", e senior living per gli anziani.

"Uno sviluppo moderno, nel 2021, non può prescindere dalla sostenibilità sociale. Se non si allinea questa ricaduta al tema dei costiricavi, il progetto non può essere durabile, proprio dal punto di vista del business – ha spiegato Abbadessa –. Abbiamo 220mila studenti nella nostra area di bacino e solo il 5% di offerta di alloggi: a quella fascia va data opportunità di sistemazione e studio. Una ricerca in Usa ci dice che l’80% degli anziani ha possibilità di incorrere in demenza senile per solitudine, dobbiamo fare comunità".

Valore alle ex acciaierie anche con l’ottimizzazione di suolo, la riduzione del fabbisogno energetico del 30% (i consumi risparmiati saranno sufficienti a 4mila famiglie all’anno) e di Co2 equivalente a 20mila auto. "Rigenerazione urbana non è un termine abusato per noi – ha commentato Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di MilanoSesto –. Oggi abbiamo bonificato il 40% delle Falck, con un investimento di 200 milioni e ci attesteremo sui 500 per il risanamento totale di un’area che vedrà la fine della riqualificazione nel 2034".La.La.