AGNESE PINI
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La solidarietà potrà salvare il nostro Paese

Grazie ai lettori

La direttrice de La Nazione Agnese Pini

Firenze, 25 agosto 2021 - Non è possibile dare un senso al dolore della morte, ma è possibile, anzi, è un dovere dare un senso alla vita di chi resta. C’è anche questa ambizione intima e profonda, che esprime nel modo più alto il significato stesso della parola solidarietà, nella straordinaria raccolta fondi per aiutare il figlio di Luana D’Orazio, la donna stritolata tra i rulli di un orditoio lo scorso 3 maggio, a Montemurlo, in una fabbrica tessile. Quella promossa dal quotidiano La Nazione, e che è arrivata in poche settimane a tagliare il traguardo dei 93mila euro (proprio ieri sono stati ufficialmente consegnati alla famiglia della giovane), è solo una delle tante catene di generosa umanità che sono partite subito dopo la tragedia di Luana.

Lei, a soli 22 anni, è diventata il simbolo delle morti sul lavoro e di una generazione troppo spesso incompresa, troppo spesso ignorata tanto dalla politica quanto dalla società civile. La generazione massacrata dalla crisi economica prima, dal Covid poi. La generazione che non ha mai smesso, al di là dei facili luoghi comuni e dei facili giudizi e pregiudizi, di sperare di credere e di lavorare per il proprio futuro. Luana è l’esempio di quel sacrificio. La vostra generosità è, invece, l’esempio di quanto credere nell’empatia e nell’amore per il prossimo possa fare davvero la differenza, ancora oggi, nel nostro Paese.