E' morto Lando Buzzanca, dalla commedia sexy ai Viceré

L'attore aveva 87 anni ed era malato da tempo. I ruoli di serie B al cinema poi il riscatto a 70 anni passati. Il matrimonio, le scappatelle, i dissapori fra la nuova compagna e il figlio

Lando Buzzanca e Sara Mardegan a Ballando con le stelle nel 2016 (Ansa)

Lando Buzzanca e Sara Mardegan a Ballando con le stelle nel 2016 (Ansa)

Roma, 18 dicembre 2022 - E' morto a 87 anni Lando Buzzanca. L'attore era ricoverato a Roma. Da settimane le sue difficili condizioni di salute erano note. Il medico personale, così come la compangna, lo scorso novembre avevano raccontanto di una drammatica perdita di peso (50 chili).

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Gli esordi 

Parlermitano, Lando (all'anagrafe Gerlando) Buzzanca è figlio d'arte: esordisce a teatro e poi al cinema come comparsa nel colosso Ben Hur, poi viene scelto per una parte in Divorzio all'Italiana (1961) da Pietro Germi, che lo vorrà poi anche in Sedotta e abbandonata (1964) al fianco di Stefania Sandrelli. Mai amato dalla critica, viene contestato per le simpatie di destra e malvisto dal cinema di sinistra. Ma proprio esponenti di destra lo criticheranno per la partecipazione, negli anni 2000, alla fiction Mio figlio, che trattava di omosessualità. 

Negli anni '60 non manca comunque di lavorare per grandi nomi: Da Elio Petri in I giorni contati (1962) a Dino Risi in I mostri (1963) e Antonio Pietrangeli in La Parmigiana (1965).

Il successo 

Mentre i registi cinematografici lo relegano a ruoli di Serie B, facendogli interpretare il cliché del maschio siciliano donnaiolo, Buzzanca conquista il pubblico televisivo per la verve ironica. Come non citare Signore e signora, in coppia con Delia Scala: la sua battuta "mi vien da ridere" diventa un tormentone. Era il 1970. Un anno dopo arriva il successo internazionale con Il merlo maschio, commedia sexy all'italiana del 1971 diretta da Pasquale Festa Campanile. Buzzanca si ritrova così a recitare accanto a icone del cinema italiano come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Barbara Bouchet, solo per citarne alcune.

I Viceré e Ballando con le stelle 

Con la fine degli anni Settanta e il tramonto del genere della commedia sexy, Buzzanca si vede meno, sia al cinema che a teatro. Con Secondo Ponzio Pilato ritrova la Sandrelli (1987). Spera anche nella parte del burattinaio Mangiafuoco in Pinocchio (2002) di Roberto Benigni ma, per dissapori con il regista non viene scritturato. 

Ritrova il successo in età avanzata con la fiction tv. Nel 2005 è nella serie Mio figlio, dove interpreta la parte di un padre che scopre l'omosessualità del figlio. Il grande riscatto arriva con i Viceré (2007), di Roberto Faenza, dove è il principe Giacomo: l'interpretazione gli vale il Globo d'oro (2008) come miglior attore e la candidatura al David di Donatello 2008. 

Nel 2016, all'età di 80 anni è sulla pista di Ballando con le stelle in coppia con  Sara Mardegan. Poi ancora una parte al cinema nel film Chi salverà le rose? di Cesare Furesi. 

Il matrimonio, le scappatelle, la nuova compagna

Lando Buzzanca è stato sposato per 57 anni con Lucia Peralta, morta nel 2010. Dal loro matrimonio sono nati due figli, Massimiliano e Mario. In un'intervista l'attore ha confessato che nel corso delle sue lunghe nozze si era concesso qualche scappatella. Qualche incontro fugace con attrici ma "amavo mia moglie moltissimo, tornavo sempre a casa". Nel 2016  ha conosciuto Francesca Della Valle, di 35 anni più giovane. 

Ricoveri e polemiche in famiglia 

Dal 2021 le condizioni di salute dell'attore peggiorano a causa di una malattia che lo costringe a vivere in sedia a rotelle, prima in una clinica poi in una casa di riposo. L'ultima fase della sua vita è stata segnata appunto da ricoveri e polemiche. La compagna Francesca e il medico personale di Buzzanca Fulvio Tomaselli hanno raccontato pubblicamento lo scorso novembre il declino dell'attore avvenuto nei mesi del ricovero in Rsa. Il figlio Massimiliano ha minacciato di denunciarli "per tutelare il padre e la sua privacy". L'8 novembre l'attore viene poi trasferito al Policlinico Gemelli in seguito alla rottura di un femore, per poi essere portato nel centro di riabilitazione Villa Speranza, dove passa gli ultimi giorni della sua vita.