La grande impresa di Zazzeri. Ma ora non ricordiamocene solo fra 4 anni

Il commento

Lorenzo Zazzeri, terzo a sinistra coi compagni della staffetta azzurra secondi a Tokio

Lorenzo Zazzeri, terzo a sinistra coi compagni della staffetta azzurra secondi a Tokio

Firenze, 27 luglio 2021 - Sono un monito le prime due parole («Sacrifici ripagati») di Lorenzo Zazzeri dopo aver conquistato un argento storico che riempie d’orgoglio il nuoto italiano e, soprattutto, quello di casa nostra in riva all’Arno. Già, perché i sacrifici certo sono soprattutto di Lorenzo, il ragazzo con il nuoto nella testa e la pittura nel cuore. Ma anche di chi nel corso di questi complicatissimi mesi ha fatto i salti mortali per tenere aperti gli impianti quando invece le chiusure paralizzavano qualunque tipo di attività. Sacrifici che hanno dato più dei frutti sperati perché la spedizione biancorossa Rari (completata da Filippo Megli e Matteo Restivo) era sì partita per fare bene; non così bene. Ora bisognerà ricordarsene quando il fuoco del tripode di Tokyo sarà spento insieme ai riflettori della gloria mentre gli atleti che hanno dato lustro all’Italia torneranno nell’oblio. O meglio si ’riapproprieranno’ della penombra pallonara. Ricordiamo che da qui alla prossima ribalta ci vorranno altri 4 anni di grandi sacrifici. Gli atleti sono, come sempre, pronti a farli con senso di responsabilità e grande passione. Stavolta bisogna che anche chi ha in mano lo sport di casa nostra sia pronto allo stesso modo. Basta poco. Perché ad ora è stato fatto solo il minimo sindacale. Si può sempre cambiare.