MARIO CONSANI
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"La mia vita distrutta da quel finto dentista"

Il drammatico racconto della donna rovinata dal “dottore“, condannato a 4 anni e 10 mesi per lesioni gravissime

La donna ha speso 50mila euro e altrettanti ne ha dovuti spendere per sistemare i danni su

Milano, 23 agosto 2021 - Sono trascorsi anni, ma la sua vita è ancora un disastro. E tutto grazie a quel falso dentista che le ha rovinato la bocca. Drammatico il racconto di Marika (nome di fantasia) davanti al giudice che tre mesi fa ha condannato il finto odontoiatra R.G. a 4 anni e 10 mesi di reclusione. "Non ho una vita sociale - ha spiegato la donna, 49 anni, - amorosa non ne parliamo, perché provi a immaginare, andare a un appuntamento con una bocca, adesso non la vede (portava la mascherina, ndr.) , ma una bocca conciata come la mia, dove mi mancano 16 denti, non posso andare a cena, perché ho paura che mi caschi una capsula da un momento all’altro. Cioè, e poi (...) ho questa infezione perenne, perché ormai si è innescata e fino a quando non farò tutto il lavoro (...) la situazione peggiorerà sempre".

Un incubo cominciato addirittura 15 anni fa, quando la poveretta decise di regalarsi dei denti finalmente bianchi, visto che per colpa di una medicina assunta da bambina erano sempre rimasti giallastri. Lo studio dentistico del “dottor“ G. in via Cialdini, zona Affori, le era sembrato più che adeguato. Da lì, l’inizio di un calvario pagato a caro prezzo. Nell’arco di due anni, G. la portava "alla devitalizzazione ed alla completa copertura di 12 denti dell’arcata superiore e 14 denti dell’arcata inferiore". Un lavoro eseguito però malissimo, Marika faticava a masticare "perché i denti toccavano, sfregavano, quando mangiavo sentivo proprio dei rumori tremendi e poi dei dolori". E i rimedi escogitati dal dentista falso e incapace, nel corso degli anni furono peggiori del male, con operazioni con cui, scrive il giudice Elisabetta Canevini nelle motivazioni della condanna, "rendeva sempre più fragili le basi dei denti devitalizzati sulle quali erano montate le capsule, tanto che nel 2010 (la donna,ndr.) era in uno stato in cui aveva sempre dolore, faticava a masticare, aveva sempre un cattivo sapore in bocca".

Da lì in poi fu sempre peggio, finché il rapporto con G.i si interruppe ma solo nel 2017 dopo un’altra operazione. Era il giorno in cui nello studio di Affori arrivarono i carabinieri del Nas. Il “dottore“ si giustificò dicendo che che aveva "dei problemi strutturali" che stava risolvendo. Marika aveva speso quasi 50 mila euro fino a quel momento e si sentiva in colpa per essersi fidata. Altrettanti ne avrebbe spesi in seguito affidandosi ad un odontoiatra capace ma comunque non in grado di compiere miracoli.