La spiegazione semplice della crisi di governo

Strappo Draghi-Conte: cosa può succedere o quando si voterà

C'è la guerra in Ucraina, c'è il Covid che rialza la testa, ci sono i prezzi che volano alle stelle, c'è il rischio di un inverno senza (o con poco) gas e poca energia, c'è il cambiamento climatico con ondate di caldo eccezionali... tutto ci si potrebbe attendere a parte una crisi di Governo, e invece la crisi di Governo si sta materializzando.

Cosa è successo

I 5 stelle non voteranno la fiducia al decreto aiuti, lo ha annunciato il leader Giuseppe Conte aprendo l'assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati al termine di una giornata convulsa e contraddittoria. Il governo è ora ad un passo dalla crisi. "Oggi ho avuto un colloquio con il premier Draghi - ha detto Conte - e devo registrare una disponibilità a venirci incontro su tutti i punti. Però è evidente che la fase che stiamo affrontando non può accontentarsi di impegni, occorrono concrete misure".

Il voto al Senato

Ora la partita si gioca sui numeri. Bisognerà vedere se nonostante l'astensione dei 5 Stelle il Governo troverà i voti necessari per far passare il provvedimento. Il Movimento 5 stelle è il partito con il maggior numero di senatori (62 su 321 compresi i senatori a vita). Ma indipendentemente dai numeri bisognerà capire se il Governo ritenga opportuno continuare in un'avventura che aveva nei pentastellati una "colonna portante".

Tenuta maggioranza e voto

A questo punto ci sono vari scenari. Il Governo, magari grazie ai fuoriusciti del M5s, ritiene di avere i numeri e va avanti. Si cerca una nuova maggioranza con un nuovo presidente del consiglio o con un Draghi bis. Si va ad elezioni anticipate che, per una serie di questioni e tempi tecnici, non potranno essere prima di novembre.

La scadenza della legislatura

La scadenza "naturale" di questa legislatura è fissata a marzo del 2023 quando scadranno i 5 anni di mandato dei Parlamentari.

Le date fondamentali

Oltre ad oggi, con il voto al Senato sul Decreto aiuti, da settembre a fine anno ci saranno fortissime tensioni. Sia politiche (perché male che si vada dopo  marzo 2023 si voterà) che tecniche. A settembre ci sarà il tradizionale raduno della Lega a Pontida ed entro fine anno ci sarà da approvare la legge di Bilancio (riforma delle pensioni, taglio cuneo fiscale, reddito di cittadinanza, bonus e molto altro). Temi che rischiano di diventare estremamente divisivi (già lo sono) soprattutto senza una larga maggioranza.

​La posizione dei partiti

La Lega preme per le elezioni: 'Non ci auguriamo la crisi, ma così non si può andare avanti. Il leader del Pd Letta avverte: 'Se il governo cade, si vota e vincerà chi ora è capace di dare risposte al Paesè. Tajani (Forza Italia) con Draghi: 'Per Fi non esiste altro premier' e Berlusconi non esclude un governo senza i 5 Stelle.. Meloni: "Tutti a casa e elezioni subito".