"Aggredito da un cinghiale, salvo per miracolo"

Il terribile racconto di Marco Anastasi, 25 anni: "Stavo andano a prendere la macchina quando mi ha caricato e colpito più volte"

Il giovane è stato curato in ospedale

Il giovane è stato curato in ospedale

Portoferraio (Isola D'Elba), 25 maggio 2022 - Attaccato da un cinghiale sotto casa. Marco Anastasi, 25 anni, era appena uscito per andare a lavorare: si è diretto verso la propria auto parcheggiata nel cortile, ma è stato caricato da un grosso animale che lo ha gettato a terra contro una siepe.

"Ho cercato di ripararmi dietro l’auto – racconta – ma il cinghiale, di oltre un quintale, mi ha colpito di nuovo facendomi volare per più di due metri verso l’auto della mia fidanzata che era parcheggiata vicino. E poi mi è venuto addosso, io non riuscivo più a muovermi, mi ha colpito con gli zoccoli e per fortuna si è allontanato, ho davvero temuto il peggio".

A dare l’allarme sono stati i familiari, la fidanzata e il padre di Marco. Subito è arrivata un’ambulanza. "Mi hanno caricato sulla lettiga – ricorda Marco Anastasi – e mi hanno portato in ospedale a Portoferraio. Ho riportato lesioni al ginocchio sinistro e poi graffi alle braccia, al viso e anche all’altra gamba. Inizialmente il referto parlava di una settimana di prognosi, poi da successiva visita medica la prognosi è stata prolungata fino al 6 giugno".

Sui motivi dell’aggressione che è avvenuta nel cortile di un’abitazione di via Valle di Lazzaro a Portoferraio, Marco Anastasi fa solo un’ipotesi: "Erano le 8.30 del mattino, in una zona urbana o comunque alla periferia, io credo che il cinghiale che era entrato nel cortile si sia sentito braccato solo per la mia presenza che ostruiva il cancello e da qui la reazione. Ma io non ho fatto nulla di ostile, stavo solo andando verso la macchina. Se in una situazione si fosse ritrovata mia nonna che ha più di 80 anni sarebbe andata molto peggio, i cinghiali ormai costituiscono un pericolo qui all’Elba, ce ne sono troppi e serve un intervento".

Il giorno seguente, su segnalazione del padre di Marco, la Polizia Provinciale ha svolto una battuta di caccia nella zona limitrofa a via valle di Lazzaro ed ha abbattuto un cinghiale che però non sembra essere il solito che ha aggredito il giovane in quanto di taglia più piccola".

"Non c’è nulla di naturale nella crescita esponenziale dei cinghiali all’Elba – spiega Forbicioni del comitato per l’eradicazione dei cinghiali – non hanno nemici naturali sull’isola, sono diventati un pericolo per l’uomo e lo sono anche per tutti gli altri animali del sottobosco e per la flora che viene distrutta. Si tratta di specie non autoctone che stanno modificando l’ecosistema e che ormai si spingono nelle zone urbane perché il loro numero è alto e nei boschi non hanno abbastanza cibo. Bisogna intervenire prima che accadano fatti ancora più gravi di questo".