Commercio in fuga: la Passeggiata si svuota

La drammatica ma reale analisi di Ghetti che trasloca a Ravenna: "Chi campa di sussidi non spende"

La passeggiata di Viareggio

La passeggiata di Viareggio

Viareggio, 8 ottobre 2015 - Trussardi lascia la Passeggiata? Per ora non ci sarebbe ancora una vera e propria trattativa, bensì contatti avviati con un importante brand italiano presente a livello mondiale, interessato a insediarsi nel fondo del levriero. La griffe dunque si starebbe guardando intorno per lasciare il lungomare e mantenere il punto vendita di Forte dei Marmi. E così si fa più nutrita la lista degli abbandoni, dopo l’annunciata chiusura del Burger King e i cartelli che anticipano la cessazione di Quintessence, il punto vendita di abbigliamento maschile di fronte all’hotel Palace. Il 25 novembre il negozio abbasserà definitivamente la saracinesca (in corso la svendita con ribassi fino al 70%) che segna la seconda delusione per Meri Spatola Ghetti che in Passeggiata nel 2011 ha aperto due punti vendita. E che adesso invece è ben contenta di investire su Ravenna. «Viareggio è impoverita – commenta – non ha fatto niente per incrementare il turismo ed è tenuta malissimo. Gli affitti sono alti e si lavora solo tre mesi l’anno: perchè qui in zona le persone fanno la stagione, poi campano di sussidio il resto dell’anno e non spendono. Il pubblico maschile in età lavorativa lo vedo circolare in Passeggiata l’inverno dalle 11 alle 12 e quindi sono pochi coloro che lavorano. Non c’è paragone con zone come Ravenna dove i fondi costano meno e la gente si rimbocca le maniche. Qui invece anche gli esercenti hanno tirato i remi in barca e i bar non vengono modernizzati e hanno sedie rotte. Il Comune dovrebbe imporre il decoro. Chiedetevi come mai – incalza – qui il lusso non apre più. Eppure il potenziale ci sarebbe per trasformare Viareggio in una località da far invidia alla Costa Azzurra». 

Nel frattempo le difficoltà di ripiazzare i fondi della Passeggiata sono sempre più evidenti: è il caso dello storico bar Orsi chiuso da prima dell’estate, e di M Milano, l’ex rivendita di abbigliamento vicino al molo che da un anno non ha trovato nuova vita. «La Passeggiata non ha più l’appeal non di 20 anni, bensì di 3 anni fa – sentenzia il presidente Confcommercio Piero Bertolani – e quando mi confronto con i colleghi dell’Adriatico rimango basito dai numeri del loro giro di businness e dal costo più basso degli affitti. Mentre sul lungomare ormai si toccano anche i 15mila euro al mese. La liberalizzazione del commercio che ha favorito le aperture domenicali dei centri commerciali, la crisi e una città in dissesto sono gli elementi che hanno portato ad una situazione critica. A questo va aggiunta la testardaggine di alcuni concessionari che tengono inalterati gli affitti. Ma il capitolato della Passeggiata –domanda – non prevede che uno dei motivi di revoca della concessione sia l’attività che non esercita?».

Francesca Navari