Omicidio Meredith, Rudy Guede vuole la libertà. Oggi ci riprova a Roma

Ricorso in Cassazione contro il no alla revisione

Rudy Guede

Rudy Guede

Perugia, 21 febbraio 2018 - Sembra non voler trovare un epilogo definitivo la storia giudiziaria scaturita dall’omicidio di Meredith Kercher. E a tornare in scena è di nuovo Rudy Hermann Guede, i cui legali oggi discuteranno il ricorso presentato in Cassazione contro il «no» della Corte d’Appello di Firenze a un processo di revisione. Rudy infatti, dopo che Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti in via definitiva, tramite i suoi legali ha provato a sostenere che, usciti loro dalla scena del delitto, lui non aveva più concorrenti nell’omicidio di cui era accusato in concorso con altri e quindi non poteva essere l’unico a finire condannato.

Ma i giudici toscani avevano dichiarato inammissibile la richiesta di revisione basata sul contrasto tra giudicati (quello di Knox e Sollecito e quello di Rudy) e, nelle motivazioni, avevano sostenuto che la non colpevolezza degli ex fidanzatini «esclude solo la sussistenza di prova certa che la Knox e Sollecito abbiano cooperato direttamente o indirettamente con l’azione delittuosa del Guede, ma non smentiscono per nulla, anzi confermano, la responsabilità di quest’ultimo», che potrebbe aver ucciso Meredith Kercher «da solo o eventualmente in concorso con altro o altri soggetti non precisamente individuati».

Rudy intanto ha iniziato a lavorare fuori dal carcere di Viterbo: per quattro pomeriggi a settimana va in biblioteca a catalogare libri e nelle settimane di permesso-premio torna a Perugia dalla sua ex maestra elementare. Mentre nei prossimi mesi, forse già entro fine anno, il suo avvocato potrebbe fare richiesta di semilibertà, il che gli permetterebbe di rientrare in carcere solo per dormire. Già ora è detenuto in una cella del reparto semiliberi con altri «comuni» e non più nella sezione riservata ai condannati per violenze sessuali.

La suprema Corte aveva inizialmente fissato un’udienza camerale per la quale il Procuratore generale aveva presentato una memoria chiedendo la conferma della decisione di Firenze e quindi l’inammissibilità della richiesta di revisione. Poi però gli avvocati di Guede, Tommaso Pietrocarlo e Monica Grossi, avevano ottenuto un’udienza pubblica, che si terrà oggi. Amaro il commento dell’avvocato dei Kercher, Francesco Maresca: «Ancora una volta si riapre la ferita per la famiglia di Meredith, che vede parlare i media di un fatto per loro tragico, la perdita di una figlia e di una sorella».