Bassetti: "Giusto riconoscere le coppie gay, ma per adottare servono un uomo e una donna"

Il cardinale arcivescovo di Perugia interviene sui temi della famiglia

Il carinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia

Il carinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia

Perugia, 8 gennaio 2015 - Il cardinale arcivescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, apre al riconoscimento delle unioni civili "omosessuali compresi", ma non sulle adozioni "ci vogliono un uomo e una donna". In un'intervista a Gian Guido Vecchi del Corriere della Sera, Bassettii (che è anchemembro della Congregazione peri vescovi) interviene sui temi "caldi" che riguardano la famiglia (il Senato sta per discutere il disegno di legge Cirinnà)  e il prossimo "Family Day" .

"Indipendentemente dalla manifestazione, della quale non so nulla _dice Bassetti_  le unioni civili vanno riconosciute in quanto tali, omosessuali compresi, ma non devono essere equiparate al matrimonio. E per le adozioni ci vogliono un uomo e una donna". Bassetti precisa che, per quanto riguarda  la questione del Family Day e un'eventuale adesione,  "si riunirà la presidenza" della Conferenza episcopale italiana, "non so se e come ne parlerà".

Ma Bassetti tende ad escludere, in linea del resto con don Paolo Gentili, direttore dell'ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, un nuovo family day: "Io dico che bisogna dialogare il più possibile. Dopodiché non si può negare ai cattolici il diritto di manifestare, nel risopetto della comunione e senza polemiche". Il family day del 2007, supportato dalla Cei, fu un errore? "Forse è vero, ci ho pensato anch'io, facendo un confronto con ciò che viene proposto oggi verrebbe quasi da dire: benedetti i dico! Però bisognerebbe vedere dove si sarebbe arrivati, oggi, se fossero stati approvati allora".