Palio dell'Assunta, presentato il Drappellone

E' stato realizzato dalla pittrice fiorentina Elisabetta Rogai

Migration

Siena, 10 agosto 2015 - È stato accolto con entusiasmo e con un lungo applauso il Drappellone del Palio di Siena del 16 agosto dedicato alla Madonna dell'Assunta realizzato con la tecnica della enoarte, basata sull'uso del vino rosso al posto dei colori, dalla pittrice fiorentina Elisabetta Rogai e dedicato a "terra di Siena, terra del mondo".

La presentazione è avvenuta con 10 minuti di ritardo e si è svolta al teatro dei Rinnovati, e non come di consueto nell'Entrone di palazzo pubblico, a causa del maltempo. Sul drappo di seta in alto il volto della Madonna con l'aureola di spighe di grano e con lo sguardo rivolto in basso, l'attenzione è su un enorme disco dove, come in una foto a 360 gradi, prendono forma i palazzi che circondano Piazza del Campo. Al centro un cielo azzurro-cobalto illuminato, in oro, dalla luna e dalle stelle. Attorno, sempre con il prezioso metallo, la scritta: "Amate la giustizia voi che governate la terra".

È la riproposizione del messaggio che si legge nell'affresco «Le allegorie del buono e cattivo governo» di Ambrogio Lorenzetti e nella Maestà di Simone Martini all'interno del Museo Civico senese, che richiama, anche, l'enciclica sull'ambiente di Papa Francesco, affinché l'umanità cambi il modello di sviluppo per proteggere la casa comune. A metà dipinto un bambino che gioca con i "barberi", il divertimento che ha accompagnato l'infanzia di tutti i senesi. Nella parte in basso un frammento di galoppo con tre cavalli che cercano di guadagnare il traguardo.

A caratterizzare l'opera d'arte l'uso del vino in una tavolozza cromatica sapientemente usata e calibrata in cui sono presenti tutti i vini senesi. Un bene prezioso che rende uniche le creazioni di Elisabetta Rogai, perché con il passar del tempo il vino invecchia, così il colore cambia, trasformando le sue produzioni in qualcosa di eternamente vivo. "Dedicare la parte allegorica del Drappellone alla 'Terra di Sienà significa, soprattutto, dare centralità ad uno dei tratti più caratteristici e universalmente riconosciuti dell'identità senese: quello della produzione agroalimentare e del secolare legame tra la città e le sue campagne, un legame ancora oggi indissolubile", ha sottolineato il sindaco Bruno Valentini nel corso della presentazione.

Valentini ha ricordato gli 'ingredienti particolarì del Palio: storia, identità, amore, gioia, rabbia, profumi, colori e tanta passione. "Una passione sana fatta di amore per Siena, di amore per le contrade e di amore per i cavalli" ha spiegato il sindaco che, rivolgendosi a "chi non lo avesse capito", ha voluto sottolineare: "Il Palio è tutto questo: compreso l'amore e il rispetto per un animale che per noi senesi è sacro: il cavallo".

"Lo dico da sindaco, ma soprattutto da senese - ha aggiunto - l'invito che faccio a chi ci guarda da fuori è quello di osservare e comprendere prima di giudicare".