Liberazione senza 'Bella Ciao'

Il sindaco di Piancastagnaio vieta i canti antifascisti

Vagaggini

Vagaggini

Piancastagnaio, 25 aprile 2016 -  Sindaco Vagaggini, perchè ha vietato che si canti Bella Ciao durante l’omaggio ai monumenti cittadini?

«Io non ho vietato niente. Alcuni giorni fa mi sono incontrato con l’Anpi, proponendo una cerimonia istittuzionale, con la deposizione di due corone, una al monumento ai caduti di tutte le guerre, e una al monumento che ricorda l’eccidio di Stolzi e Guerrini. Manifestazione istituzionale, a cui avrebbero partecipato anche loro con le loro insegne. Sul luogo dei monumenti, si sarebbe suonato l’inno nazionale e il silenzio, come momento di partecipazione alla memoria di tutti i caduti per la libertà. C’era stato da parte loro un primo assenso. Abbiamo avuto tre incontri. Ma poi si erano poi riservati di partecipare sentendosi liberi di cantare canti partigiani, e quindi Bella Ciao. A quel punto ho detto loro che non mi sembrava una cosa possibile all’interno di una manifestazione concordata istituzionale. MI hanno risposto, che non avrebbero garantito la sicurezza della manifestazione».

Ha poi fatto un’ordinanza?

«No, ho solo fatto affiggere comunicati in tutti i locali pubblici sui motivi che mi hanno spinto a volere una cerimonia senza canti politici».

E quali sono questi motivi?

«Sono motivi di libertà, in quanto la festa del 25 aprile, è una festa che coinvolge tutti, non solo determinate categorie di persone. La libertà, per me è partecipazione attiva, e tutti sono liberi di manifestare le proprie convinzioni, senza essere coinvolti in posizioni di parte. Io sono sindaco di tutti.

Questa mattina come celebrerà il 25 aprile?

«Mi recherò al il monumento ai caduti, affiancato da due guardie municipali, deporrò una corona e starò qualche minuto in silenzio, la stessa cosa al monumento ai martiri Guerrini e Stolzi. La liberazione d’italia è una vicenda, cui parteciparono e morirono tante persone, non esclusivamente legate alla resistenza».

Non pensa, con questa iniziativa di aver, magari, urtato la sensibilità di tanti pianesi e Amiatini in generale, legati da profonde esperienze legate alla guerra partigiana?

«Non credo. Dico che la Liberazione d’italia è una vicenda, cui parteciparono e morirono tante persone, non esclusivamente legate alla resistenza.Quindi il ricordo deve essere celebrato per tutti senza particolarismi».

Cosa ha fatto scrivere sulle corone che deporrà ai monumenti?

«A tutti i martiri per la libertà».