Pericolosi rapinatori seriali arrestati dalla Squadra mobile

I tre romani venivano abitualmente in trasferta in Toscana, per mettere a segno colpi nelle farmacie e in istituti bancari

Uno dei malviventi

Uno dei malviventi

Siena, 7 settembre 2016 - Sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, tre rapinatori seriali che venivano abitualmente in trasferta in Toscana, per mettere a segno colpi alle farmacie a agli istituti bancari del territorio: Alessio Comandini di 33 anni, Roberto Trione di 38 anni, e Cristian Cardinale 39enne,tutti romani; gli ultimi due con notifica dell’ordine di arresto in carcere: i malviventi erano stati colti in flagranza di reato il 31 marzo per una rapina aggravata a una gioielleria di Villalba di Guidonia (Roma), durante la quale, armati di una pistola, avevano sparato al titolare della gioielleria, ferendolo.

Le indagini sono scattate quando un pomeriggio di metà marzo, uno sconosciuto, presentatosi all’ingresso della filiale del Monte dei Paschi di Staggia, si è allontanato in modo sospetto dopo che un bancario, avvicinatosi alla porta a vetro, gli ha detto, senza aprirgli, che la banca era chiusa. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siena, informati dell’accaduto, hanno analizzato le immagini registrate rilevando che l’uomo era sceso da un’autovettura, fermatasi a distanza e poi rivelatasi rubata, sulla quale viaggiavano altri due soggetti. In definitiva, tutto ha fatto ritenere che quei tre fossero determinati nell’occasione a rapinare quella filiale.

Nel pomeriggio del 17 marzo, poi, un uomo armato di taglierino ha rapinato la filiale di via Zani, a Siena, di Unipol Banca, per 55 euro. Due individui fuggiti in sella a una motocicletta, uno armato di pistola, hanno messo a segno, la sera stessa, una rapina alla farmacia della Tognazza, a Monteriggioni, per un bottino di 200 euro. La sera del giorno dopo, ancora una volta, i due individui, pistola alla mano, hanno rapinato la farmacia comunale di via Borgo di Tressa, a Monteroni d’Arbia, riuscendo ad appropriarsi di 1350, per poi allontanarsi con la stessa moto, poi sequestrata la notte del 20 marzo, a Siena, nel centro storico, dagli uomini della Squadra Volante della Questura. Nello stesso punto è stata rubata, dall’interno di un’auto in sosta, una borsa da donna, in cui, tra le altre cose, c’era anche una carta bancomat, usata immediatamente dopo 150 euro.

La rapida successione di rapine ha subito indirizzato gli investigatori a ritenere che fossero attribuibili allo stesso gruppo criminale, specializzato in “reati predatori”.

All’identificazione dei tre rapinatori gli investigatori sono giunti al termine di un complesso e coordinato lavoro, basatosi prima di tutto sull’analisi delle registrazioni video disponibili, ma anche sull’acquisizione di dati ed elementi testimoniali, tra cui un’impronta sul serbatoio della moto. Determinante, peraltro, è stato l’accertamento che i pluripregiudicati, proprio nei giorni in cui sono state compiute le azioni delittuose, abbiano alloggiato, fornendo le proprie generalità, in alcune strutture ricettive di Siena e Firenze.

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, pronunciandosi sulla richiesta formulata dalla Procura della Repubblica e ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza ha pertanto disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.