Cavalli, i paliotti portano via da Siena i 'bomboloni'

C'è il rischio che il nostro parco equino diventi il serbatoio d'Italia

Porto Alabe  che ha vinto nell'Onda

Porto Alabe che ha vinto nell'Onda

Siena, 12 settembre 2017 - OCCHIO allo scippo. Se Siena non corre (presto) ai ripari c’è il rischio che le venga portato via con la forza (dei soldi) un patrimonio costruito negli anni grazie anche ad investimenti importanti: il suo parco cavalli da Palio. Le nuove regole imposte a livello nazionale di fatto impediscono ormai l’impiego dei puri nelle manifestazioni più importanti in Italia. Che, gioco forza, guardano a Siena come serbatoio a cui attingere a piene mani per pescare il numero di mezzosangue adeguato e, soprattutto, allenato per compiere uno sforzo da atleta. Non sembri un termine forte, scippo. I fatto parlano chiaro. A parte Legnano, ultimo baluardo dei puri, tutti gli altri paliotti hanno dovuto ricorrere ai mezzosangue, da Bientina a Piancastagnaio. Adesso Asti. Che con i suoi 21 rioni calamita ben 42 cavalli, visto che ce ne vuole anche uno di riserva. E che nomi! La lista annovera ben 19 soggetti iscritti all’Albo, fra prima scelta e, come detto, riserva. Tre hanno corso il Palio – Ondina prima, Querida de marchesana e Su Re – ed altrettanti lo hanno addirittura vinto. Nell’elenco di chi salirà sul van diretto in Piemonte, già a partire da oggi anche se le previsite iniziano domani, figurano infatti la regina del cappotto 2016 Preziosa Penelope, Sarbana che ha dominato lo scorso Provenzano e Polonski.

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