Palio, drappello dei carabinieri a cavallo: per la prima volta una donna al comando

Il tenente Fabiola Garello è stata scelta per il comando

Il tenente Fabiola Garello (Foto Lazzeroni)

Il tenente Fabiola Garello (Foto Lazzeroni)

Siena, 1 luglio 2017 - In occasione del Palio di Provenzano, che avrà il suo momento culminante – meteo permettendo – con la carriera di domani, la tradizionale carica del drappello dei carabinieri a cavallo sarà comandata da un ufficiale donna. Si tratta di una prima volta assoluta poiché non è mai accaduto che, a Siena, l’esibizione dei dodici meravigliosi cavalli del Reggimento Carabinieri a cavallo sia guidata da un cavaliere donna.

E’ quanto annuncia una nota ufficiale della Legione carabinieri Toscana. Il privilegio è toccato al Tenente Fabiola Garello che, a ridosso della prova generale e prima della carriera, entrerà in Piazza del Campo alla testa del drappello e – dopo aver salutato i cittini delle Contrade e le autorità locali – comanderà la famosa Carica.

La Carica è un turbinare di pennacchi tra il balenio delle sciabole sguainate sottolineato dal grido «Pastrengo!» in memoria dell’eroica battaglia di Pastrengo del 30 aprile 1848. E’ dal 2009 che un ufficiale non monta in Piazza. Il ritorno alla tradizione, abbinato all’innovazione data dalla presenza di un comandante donna, vuole rappresentare un ulteriore omaggio dell’Arma alla città di Siena e alla sua meravigliosa festa, rinsaldando ancor di più lo straordinario legame tra l’Arma e la città del Palio. E’ infatti da ricordare che i carabinieri hanno una parte importante nella coreografia della giornata con il drappello a cavallo in alta montura che fa ‘pulito’ in Piazza con un giro di ispezione che termin, come detto, nella carica al galoppo.

Il comandante provinciale dell’Arma, Giorgio Manca, spiega: «È il nostro saluto alla città, l’omaggio che i carabinieri rivolgono a Siena, al suo Palio, alla sua tradizione. Con la nostra presenza sul tufo rinnoviamo il patto di fiducia che l’Arma ha con il popolo. Non solo repressione della criminalità, ma anche vicinanza, calore e affetto. Quello che i senesi ci tributano a ogni Palio, nel loro battimani. Nella loro partecipazione, che è anche la nostra».