Partita vietata per il disabile. "Qui non può stare, vada fuori"

Troppe barriere, ‘espulso’ da bordocampo: "Mi sono sentito umiliato"

Alessandro Tartoni fuori dallo stadio Lungobisenzio dopo Prato-Lupa Roma

Alessandro Tartoni fuori dallo stadio Lungobisenzio dopo Prato-Lupa Roma

Prato, 30 maggio 2016 - Decine di migliaia di euro per interventi più o meno inutili sul fatiscente stadio Lungobisenzio, ma le sue barriere architettoniche restano sempre le stesse. Con il risultato che, quando viene a mancare anche l’umana compassione, un disabile può essere cacciato da bordocampo, di fatto impedendogli di vedere la partita.

E’ successo - per la seconda volta in questa stagione - a Alessandro Tartoni, che sabato era andato allo stadio a vedere la partita del Prato, come fa in occasione di ogni partita dei lanieri. Solitamente assiste alla partita da bordocampo. Nessuno ha mai avuto da obbiettare, anche perché Tartoni, che nell’ambiente sportivo pratese è conosciuto anche per essere stato dirigente della gloriosa Zenith, è un signore per bene e non un facinoroso. Solo una volta era successo che un arbitro si impuntasse, fino a mandarlo fuori dal recinto: era il 5 dicembre scorso, in occasione dell’incontro fra i biancazzurri e il Tuttocuoio.

Sabato, nella partita cruciale della stagione, lo spareggio salvezza fra Prato e Lupa Roma, Tartoni è arrivato con la sua carrozzina al Lungobisenzio ed è entrato in campo. Trattandosi di una partita dei playput, quindi sotto la diretta gestione della LegaPro, era presente il commissario di campo, che quando lo ha notato lo ha invitato a uscire.

"Cosa gli ho detto? – racconta Tartoni – Semplicemente di vergognarsi e che mi stava umiliando. Già la mia condizione non è semplice, se ci si mettono anche questi comportamenti...". Comportamenti che a rigor di regolamento sono inappuntabili, ma dove sono finiti il buonsenso e l’umana comprensione?

C’è da aggiungere che il Lungobisenzio, fra i suoi innumerevoli problemi di stadio costruito a pezzi come Frankenstein, va anche catalogato come stadio nemico dei disabili: praticamente è impossibile assistere alla partita da una delle tribune. Non solo, il vecchio e fatiscente impianto sconta anche la mancanza di bagni per disabili. Su questo fronte, però, sembra che a inizio della nuova stagione la situazione possa migliorare; rassicurazioni in tal senso sono state date a Tartoni dal consigliere delegato allo sport Luca Vannucci, che era presente alla partita. C’è proprio da sperarlo, anche perchè sono stati spesi moltissimi soldi pubblici per ottemperare a dispoisizioni di sicurezza talvolta al limite del grottesco e per militarizzare uno stadio dove raramente si sono visti più di mille spettatori in questi ultimi anni, ma si impedisce a un disabile di assistere alla partita e andare in bagno. Che questo accada in un impianto pubblico non è accettabile, proprio no.