Letame sulle scale dello stadio, protesta dei tifosi

Il presidente Radici: "Le responsabilità sono mie, non prendetevela con altri"

Mirko Cecconi, ad di Orgoglio Pratese, e Francesco Tavano

Mirko Cecconi, ad di Orgoglio Pratese, e Francesco Tavano

Prato, 29 settembre 2016 - Protesta di ignoti tifosi contro l'Ac Prato: questa notte del letame è stato gettato sulle scale dello stadio Lungobisenzio. Un gesto che fa seguito alle polemiche, molto dure, rivolte da una parte della tifoseria laniera nei confronti della società dopo l'esonero dell'allenatore Acori e il ritorno di Malotti sulla panchina biancazzurra, evidentemente visto come un segnale della ancora incisiva presenza di Toccafondi nella gestione della squadra.

A rispondere per le rime è il presidente Nicola Radici: "Esprimo piena solidarietà, respingendo fortemente ed in modo assoluto, i fatti avvenuti stanotte nei confronti di Ac Prato, e nella fattispecie verso l'Amministrato Delegato di Orgoglio Pratese, Mirko Cecconi e verso il Rappresentante degli Sponsor nel Cda, Alessandro Sanesi. Ribadisco che ogni responsabilità delle decisioni in seno all'Ac Prato sono state prese dalla mia persona e non trovo giusto quindi che vengano presi di mira altri. Detto ciò, come modo di vivere sono contrario a certi comportamenti nei confronti del prossimo e non è giusto né tanto meno concepibile che, una valutazione corretta o sbagliata che sia, porti ad un atto di questo genere. Invito fortemente tutto l'Ac Prato, Orgoglio Pratese, lo Staff, i Giocatori e tutti i Soci a resistere a questo momento, preparandosi a dimostrare sul campo il nostro valore. Se al termine del campionato i risultati non saranno quelli da noi sperati, sarò il primo ad assumermi le mie responsabilità ed a rinunciare al mio mandato".