Profughi in villa, la Lega attacca

Alcune famiglie ospitate in via Sem Benelli. Ovattoni: 'Perché non era disponibile per gli italiani?'

La villa in via Sem Benelli

La villa in via Sem Benelli

Prato, 8 luglio 2015 - 'Profughi in villa e italiani in tenda o in macchina'. La Lega protesta per la scelta di sistemare alcune famiglie di rifugiati in una villa in via Sem Benelli 'ceduta (donata? affittata?) da un privato ad una delle cooperative che gestiscono con i soldi pubblici' l'accoglienza.

Si tratta di una casa molto grande 'con più di una dozzina di stanze, tanti bagni, un giardino grande, un accesso su una delle strade più belle di Prato con vista sulla Calvana', sottolinea la leader leghista Patrizia Ovattoni che poi evidenzia come i residenti nel quartiere 'si ritrovino con nuovi ospiti senza che le istituzioni si siano mosse per informare i cittadini. Tutto questo mentre sempre più italiani di tutte le età fanno fatica a pagare affitto o mutuo, mentre giovani madri senza più marito o compagno devono lasciare le case popolari avute in concessione pochi anni fa'.

Ovattoni insiste: 'Noi continuiamo a non capire perchè questa bella villa non potesse diventare un rifugio sicuro per questi italiani. Queste risorse devono essere impegnate per far fronte alle emergenze della nostra provincia. C’è disparità di trattamento tra italiani e profughi. Pretendiamo delle risposte dalle istituzioni che non hanno rispetto per i pratesi'.