Incendiarono lo yacht: condannati per tentata truffa

Volevano intascare un indennizzo milionario dai Lloyd’s

Lo yacht in fiamme

Lo yacht in fiamme

Sarzana, 29 ottobre 2014 - Avevano dato fuoco a uno yacht ormeggiato sul fiume Magra a Sarzana il 24 marzo del 2011 per truffare l’assicurazione. Ieri due pratesi sono stati condannati a un anno e 6 mesi per incendio e tentata truffa dal Gup al termine del processo con rito abbreviato che si è svolto in mattinata in tribunale alla Spezia. Sono Pietro Guida di 43 anni e Filippo Paoli di 46. Per il terzo imputato del processo Filippo Baldini, 38enne anche lui di Prato, è stata fissata una nuova udienza il 16 dicembre.

Secondo quanto ricostruito nel processo, la notte del 24 marzo di tre anni fa, su incarico di Filippo Paoli che era l’unico azionista della società Leasing Spa proprietaria dello yacht, Guida e Baldini appiccarono l’incendio allo yacht Mister P, assicurato con i Lloyd’s. Le fiamme si estesero ad altre due imbarcazioni ormeggiate accanto all’obiettivo, Lavitalebela e Free Rider II. Verso la mezzanotte un boato squarciò il silenzio del parco vacanze Marina 3 B. Pietro Guida venne trovato in acqua con ustioni su tutto il corpo e ricoverato in ospedale. Dichiarò ai carabinieri che insieme a Filippo Baldini (riuscito a tornare a casa e raggiunto dai militari) stava guardando lo yacht perchè voleva acquistarlo quando era stato investito dalle fiamme di un’esplosione avvenuta a bordo. Una tesi smontata però dalle indagini dei carabinieri che arrivarono a provare le loro responsabilità nel rogo.

Secondo gli accertamenti che seguirono l’obiettivo era quello di ricevere dalla Lloyd’s of London, che aveva assicurato l’imbarcazione Mister P anche contro furto e incendio, un indennizzo milionario. Chiuse le indagini i due autori dell’incendio e il proprietario vennero rinviati a giudizio. L’incendio, oltre alla distruzione di «Mister P», provocò danni milionari: completamente distrutta anche Free Rider, danneggiata Vitalebela, gravi problemi alle strutture della darsena.

Numerose le parti civili al processo che si è svolto ieri mattina, fra le quali anche la Siti srl con sede a Sarzana, assistita dall’avvocato Cesare Bruzzi Alieti del foro della Spezia e l’associazione Alleanza spa con sede a Trieste assistita dall’avvocato spezzino Giuseppe Billante.