
La riunione con i tifosi
Prato, 17 giugno - Appena 45 minuti. E' durata davvero poco la riunione organizzata alla Casa del Popolo di Coiano affinché alcuni sponsor del Prato, in particolare di Cardato Riciclato e Prato Feels, in compagnia di legali esperti in materia e del vicepresidente Franco Tocci, potessero provare a spiegare l'idea dell'azionariato popolare lanciata qualche giorno fa dal presidente Paolo Toccafondi.
Ad interromperla è stato il parapiglia, con scambio di colpi proibiti, che si è creato direttamente fra i tifosi, evidentemente in disaccordo fra loro. A tutto svantaggio dei molti (più di 150 le persone in sala) che erano sinceramente interessati a capire meglio i dettagli del progetto. Ma andiamo con ordine. Già dalle prime battute si è capito che la riunione sarebbe stata infuocata. Una frangia della tifoseria si è dimostrata disponibile a parlare di trust dei tifosi, ma solo a condizione che la famiglia Toccafondi venga definitivamente estromessa dalla società. E proprio sulla volontà di cacciare «Paolino» si è arenata per vari minuti la discussione in sala. Il vicepresidente, Franco Tocci ha cercato di calmare gli animi raccontando la sua esperienza e descrivendo un futuro in cui, se l'azionariato popolare avrà successo, si potrebbe anche pensare ad una società totalmente in mano ai tifosi e agli sponsor. La situazione è degenerata quando uno dei tifosi ha preso la parola, dicendo cose non gradite ad altri suoi «colleghi» e rimediando un pugno in pieno volto. Da lì in poi si è acceso un parapiglia, a tratti molto cruento, mentre alcuni tifosi esterrefatti iniziavano ad abbandonare l'edificio.
Alla fine la sensazione è che gli sponsor continueranno a promuovere il trust, ma dovranno anche pensare a come spiegare nuovamente il progetto, le prospettive e gli eventuali vantaggi e svantaggi alla tifoseria, senza che si verifichino di nuovo i fatti deprecabili di ieri sera.