Sequestrata un’altra casa a luci rosse. Quattro clandestine, si cerca il gestore

Piazza Ciardi, irruzione della polizia di notte. Cinese spintona agente

Alcune prostitute cinesi in via Sant’Antonio. Da anni i residenti combattono la battaglia per allontanarle foto Attalmi

Alcune prostitute cinesi in via Sant’Antonio. Da anni i residenti combattono la battaglia per allontanarle foto Attalmi

Prato, 2 agosto 2017 - Sequestrata un’altra casa a luci rosse, in piazza Ciardi, a gestione cinese. Dopo piazza Mercatale e via Sant’Antonio è stata la volta della vicina piazza Ciardi dove è stata scoperta l’ennesima casa a luci rosse della zona, dove il fenomeno della prostituzione cinese dilaga da anni sollevando proteste e segnalazioni dai parte di residenti infastiditi per la confusione e l’andirivieni che si crea. E anche nella serata di lunedì, poco dopo la mezzanotte, alcuni abitanti della piazza hanno chiamato le forze dell’ordine per chiedere l’intervento della polizia visto il gran via vai di uomini, per lo più solo cinesi. E così la polizia è entrata in azione poco dopo la mezzanotte facendo irruzione all’interno dell’appartamento e bloccando ogni via di fuga in modo da poter identificare prostitute e clienti.

I poliziotti hanno identificato quattro donne, tra i 30 e i 38 anni, con i documenti ma senza permesso di soggiorno e cinque uomini, tutti cinesi. Due coppie sono state trovate a letto in atteggiamenti amorosi, mentre uno dei clienti in attesa, un uomo di 29 anni, ha cercato di darsi alla fuga, per evitare i controlli, spintonando uno degli agenti che però è riuscito a raggiungerlo e fermarlo. E’ stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Gli altri erano in cucina che stavano mangiando. Tutto intorno sono stati trovati oggetti riferibili chiaramente all’attività di prostituzione, oltre alla stessa divisione dell’appartamento in tante stanze e camere da letto.

L’appartamento, di cui al momento non è stato possibile risalire all’affittuario, è stato messo sotto sequestro insieme a diverse centinaia di euro trovate nelle stanze e di cui nessuno dei presenti ne ha rivendicato la proprietà. Proseguono gli accertamenti per appurare responsabilità di terzi per quanto riguardo all’utilizzo e alla messa a disposizione dell’appartamento.Le quattro prostitute sono state portate in questure per attivare le pratiche di espulsione.

Da tempo tutta la zona è in mano alle prostitute cinesi. Qualche hanno fa fu fatto anche un vasto blitz da parte della guardia di finanza e su disposizione della procura, soprattutto in via Sant’Antonio. Le prostitute furono portate in questura e identificate, ma poi vennero subito rilasciate. Le case, tutte di proprietà di italiani , furono sequestrate con l’accusa a carico dei proprietari di essere a conoscenza e «tollerare» le attività illecite che vi venivano svolte. Molte di quelle case, però, furono dissequestrate dopo la richiesta di Riesame. Un altro caso eclatante di casa delle lucciole è quello di via Fra’ Bartolomeo: una palazzina completamente «occupata» da prostitute cinesi dove i blitz si ripetono costantemente ma dove le attività illecite riprendono ogni volta come se nulla fosse.