Equitalia, cartella a nome di un altro. "Ma ora sono costretto a pagarla"

Il pensionato: "Ho chiesto il rateizzo e dopo ho saputo che non era mia"

Puccini si è rivolto allo sportello di Equitalia a Prato dove ha scoperto che la cartella è intestata a un’altra persona

Puccini si è rivolto allo sportello di Equitalia a Prato dove ha scoperto che la cartella è intestata a un’altra persona

Poggio a Caiano (Prato), 19 febbraio 2017 - Ricevere l’avviso di una notifica di Equitalia già mette l’agitazione ma quando scopri, dopo aver chiesto il rateizzo, che la tassa è intestata a un’altra persona subentra l’angoscia. "Come esco da questa situazione?", si chiede Alessandro Puccini di Poggio a Caiano.

Puccini è un pensionato ma anche un ex agente della polizia municipale di Prato e senza perdere la calma (dopo aver perso svariate ore e consumato benzina) vuole andare a fondo della questione. La sua storia svela anche il meccanismo farraginoso delle cartelle Equitalia.

"La notifica che arriva a casa – spiega Puccini – non dice a chi e a cosa si riferisce il debito. Sono andato a Equitalia a Prato e ho dovuto prendere due numeri: uno per il patteggiamento della sanzione e l’altro per la cartella. Il numero verde stampato sull’avviso che arriva per posta non fornisce assolutamente informazioni sul mittente della cartella e la motivazione. Dopo la domanda di rateizzo mi consegnano la cartella e scopro che è intestata a un uomo di Prato, che non ha pagato il bollo del 2012 e 2013 per 461 euro più 474 euro. Con la rottamazione deve pagare 191,50 euro, cartella che, cosa pazzesca, ora è intestata a me perché ho fatto la pratica, seguendo la procedura".

Effettivamente, la storia è un po’ kafkiana: nella documentazione consegnata a Puccini ci sono i dati di questo signore, nome e cognome, residenza, la vettura, la targa e le morosità del bollo auto dovute. Come può quindi Equitalia attribuire questa cartella a un uomo che non è neppure omonimo del debitore pratese, vive a Poggio e in una strada che non si chiama come quella del vero debitore?

"A Prato – prosegue Puccini – ho perso più di un’ora per fare due file, poi sono andato all’Aci a Seano ma non riescono ad aiutarmi e lunedì dovrò andare all’Aci a Prato poiché è la sede centrale e forse lì sapranno dirmi qualcosa. Altro tempo, altra benzina consumata per vedere come liberarmi di questa cartella". Alessandro Puccini si rivolgerà anche alla Confconsumatori.