Pontedera calcio, l'idea per portare gente allo stadio: "Super sconto agli immigrati"

Il presidente della società granata: «Pagheranno l'ingresso appena cinque euro a partita»

Immigrati

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Pontedera (Pisa), 17 settembre 2015 - Abbonamento scontato per gli extracomunitari. E’questa la singolare idea che ha in cantiere il Pontedera, club calcistico che da tre anni milita in Lega pro (la terza serie nazionale) e balzato alle cronache a metà anni Novanta per aver battuto (in amichevole, 2-1) la nazionale di Sacchi che si stava preparando ai mondiali americani. L’idea è venuta a uno dei due presidenti della società, Gianfranco Donnini ed è figlia della realtà che caratterizza (anche) la città della Vespa. Qui, la popolazione – circa 30mila abitanti – è al 15 per cento straniera: la maggioranza ha origini extracomunitaria – fra Senegal (la comunità più numerosa), Albania e Marocco –, gli altri provengono da zone dell’Unione europea. In totale un bacino di circa 4500 persone (compresi donne e bambini).

Ed è a questi che ora il club toscano intende rivolgersi. «Vedendo quanti sono diventati – rivela Donnini, industriale nel settore della carpenteria metallica e meccanica con un’azienda alle porte di Pontedera - mi sono detto: perché invece di starsene tutta la domenica seduti su una panchina non vengono allo stadio a tifare per noi? E così ho pensato di agevolarne l’inserimento, immaginandoli in situazione economica non florida, con un abbonamento a prezzo ribassato». Il settore sarebbe quello di gradinata nord, riservato alla tifoseria di casa. Lì l’abbonamento «normale» costa 120 euro. «L’intenzione – prosegue – è di scontare 40-50 euro, anche perché una partita in casa è già stata giocata».

In attesa di avere il via libera dagli altri soci del Pontedera, Donnini si è già mosso: «Ho dato incarico a un paio di miei operai di origine senegalese di compiere una sorta di sondaggio fra i loro connazionali per capire se da parte loro c’è la volontà di aderire. Se alla fine, riusciamo a richiamarne anche solo 200, per noi e per la città è già un bel guadagno, no?». La risposta delle istituzioni cittadine è stata positiva. «Iniziative come questa, che portano più persone allo stadio – afferma Matteo Franconi, assessore allo Sport e membro del Cda della società granata – sono sempre le benvenute. Sì, la trovo un’idea decisamente positiva e utile anche per far integrare sempre di più chi non è nato nei nostri luoghi».

Stefano Lemmi