Profughi bloccano il trasferimento. Non vogliono andare a Volterra

Improvvisa protesta allo svincolo della superstrada a Pontedera

L’intervento della polizia per riportare la situazione alla normalità

L’intervento della polizia per riportare la situazione alla normalità

Pontedera, 17 febbraio 2018 - Dieci profughi, ospiti in una struttura del comune di San Giuliano Terme, hanno rifiutato il trasferimento a Volterra. E sono stati riaccompagnati nel comune alle porte di Pisa. Hanno vinto loro. Contro le decisioni della burocrazia e di chi gestisce l’accoglienza dei richiedenti asilo nella nostra provincia. A Pontedera, a due passi dallo svincolo della superstrada, nel primo pomeriggio di ieri doveva esserci il passaggio dei dieci giovani stranieri e dei loro bagagli da un pulmino della Croce Rossa di San Giuliano a un mezzo della Croce Rossa di Volterra con il quale i profughi dovevano essere trasportati nella struttura di accoglienza sul colle etrusco.

Appena scesi dal pulmino i dieci profughi si sono rifiutati di salire sull’altro mezzo. Sono rimasti asul ciglio della strada chiedendo di essere riportati indietro, a San Giuliano. Erano da poco passate le 13 e la situazione è andata avanti fino a quasi le 15,30 con pattuglie della polizia del commissariato cittadino (presente il dirigente, vicequestore Luigi Fezza) e dei carabinieri che hanno cercato in tutti i modi di far capire ai dieci giovani di colore che avrebbero dovuto accettare la decisione di essere trasferiti a Volterra, dove sarebbero stati bene come a San Giuliano. Non c’è stato niente da fare. Con i profughi ha parlato – per ragioni di difficoltà comunicative a causa della lingua – anche una giovane nigeriana che da anni abita a Pontedera e che ha cercato di fare da intermediaria. Mentre i volontari della Croce Rossa di San Giuliano e Volterra cercavano, via telefono, di capire come si dovevano comportare.

I giovani profughi sono stati irremovibili e a un certo punto uno di loro ha detto di sentirsi male. Così in via Montevisi è stata fatta arrivare un’ambulanza del 118 che ha soccorso il giovane richiedente asilo e l’ha trasportato al pronto soccorso del Lotti. Pare che il profugo che si è sentito male sia stato tra i fautori della ribellione di tutto il gruppo di stranieri e che lo stesso sia già stato ospite della struttura di Volterra dove i dieci non sono voluti andare. Polizia e carabinieri hanno cercato in tutti i modi di far capire ai ragazzi che a Volterra sarebbero stati bene, che avrebbero ricevuto un’accoglienza molto positiva come a San Giuliano. Alla fine ha vinto il rifiuto dei richiedenti asilo.

Agli addetti della Croce Rossa è stato comunicato via telefono che il viaggio da Pontedera a Volterra era annullato e che il gruppo di stranieri avrebbe dovuto risalire sul pulmino della Cri di San Giuliano per essere riportato indietro da dove era partito. Ogni commento è inutile. Prenderne atto, soprattutto da parte delle istituzioni, è indispensabile.