La solidarietà per il piccolo Christian supera i campanili

I tifosi del Pontedera aiutano un bambino malato. E i pisani si mobilitano

I tifosi del Pontedera (foto Germogli)

I tifosi del Pontedera (foto Germogli)

Pontedera, 24 aprile 2015 - Avversari in campo, uniti sugli spalti. Quando si tratta di solidarietà il colore della maglia diventa uno solo. Così può succedere (anzi, sta già succedendo) che i tifosi di Pontedera e Pisa decidano di unire le proprie forze per stare vicini al piccolo Christian e alla sua famiglia, che abita a Pontedera. Infatti gli ultras della gradinata pontederese e i tifosi della gradinata pisana hanno cominciato a raccogliere fondi, ognuno secondo le proprie modalità, per aiutare i genitori di Christian a sostenere le elevate spese necessarie per curare il figlioletto, affetto da una grave malattia. L’iniziativa sta riscuotendo grande successo di adesioni e 800 sono stati consegnati ai genitori di Christian. Sono il frutto della vendita di sciarpe del Pontedera.

«Ma – dice Simone Mareschi, uno degli organizzatori – abbiamo già avuto richieste per l’acquisto di sciarpe anche dagli ultras della Juventus e siamo in contatto con quelli del Milan, mentre anche i tifosi del Tuttocuoio si stanno organizzando per raccogliere fondi. Noi vogliamo coinvolgere ancora più gente, invitando chiunque, ultras e non, a offrire il proprio contributo». Chi è interessato può contattare il 339.2030575 (Simone) o il 346.1367667 (Nicola, babbo di Christian) oppure connettersi alle varie pagine facebook (tipo I love Pontedera). Per la parte pisana l’iniziativa è scaturita principalmente da singoli come Gianluca Lugli e Born to Fight. Sul fronte nerazzurro i punti di raccolta sono la sede del gruppo «Poi ma briai» a Fornacette e il negozio «Tifo Pisa» sempre a Fornacette, in via delle Case Vecchie n° 12. « Ricordiamo infine – spiegano i tifosi pisani - che la raccolta finisce sabato 2 maggio. Chi vuole aderire all’iniziativa ci faccia sapere in privato e gli diciamo come muoversi: forza piccolo Christian, lotta da ultras».

Stefano Lemmi