Ospedale, bagni per disabili usati come magazzini

L'Asl ammette: "Serve spazio nel nuovo ospedale". La nostra verifica: chiusi al piano terra e al primo

Giacomo Corsini

Giacomo Corsini

Pistoia, 2 giugno 2016 - «Molti bagni destinati ai disabili all’ospedale San Jacopo sono usati come magazzino». E’ la denuncia di un lavoratore del presidio che intende restare anonimo e che ha voluto inviare una lettera alla procura di Pistoia, ai vigili del fuoco e alla stampa.

 

Secondo quanto racconta il lavoratore, all’interno del presidio ospedaliero è ormai divenuta un’abitudine utilizzare i servizi igienici per i disabili come magazzino interno ai reparti. Ieri abbiamo voluto verificare direttamente quanto riportato nella lettera-denuncia. Non potendo entrare nei vari reparti, perchè orario di visita, abbiamo provato ad utilizzare i bagni destinati ai portatori di handicap accanto alle scale presenti su tutti i “livelli” dell’ospedale.

 

Al piano terra e al primo piano i servizi igienici per disabili erano chiusi a chiave e quindi inaccessibili mentre al secondo e terzo piano funzionanti. Impossibile sapere però se all’interno vi siano materiali ospedalieri (come denunciato nella lettera) o semplicemente i servizi ieri siano stati chiusi per un guasto tecnico. Il dubbio l’ha risolto la stessa Asl che ieri pomeriggio, sollecitata da «La Nazione», ha ammesso che i effettivamente alcuni «bagni sono già utilizzati come deposito di ausili (deambulatori, sedie a rotelle, lettighe, ecc), comunque materiale non combustibile ad eccezione di alcuni casi in cui temporaneamente vengono stoccati anche dei carrelli contenenti lenzuola, federeo coperte, prelevati due volte al giorno attraverso un sistema automatizzato, compatibile con i percorsi dei normali servizi ospedalieri».

 

Secondo l’Asl l’uso dei bagni è legittimo «alla luce delle nuove indicazioni in materia di accreditamento delle strutture sanitarie, approvate lo scorso dicembre» e proprio ieri (guarda caso) la direzione sanitaria dell’ospedale ha annunciato che «sarà possibile trasformare in locali di supporto al lavoro del personale sanitario alcuni servizi igienici, in particolare quelli dedicati a pazienti non autosufficienti, esigenza che si è manifestata in alcuni contesti operativi e gradita al personale».