Diego Casali
Cronaca

Ryanair vuole puntare ancora su Pisa. "Firenze? Aspettiamo che s’allunghi la pista"

L’ad O’Leary : "Non c’è contrapposizione, due scali sono una risorsa". "Ma Pisa resta la porta per la Toscana. Il futuro? In Usa con 100 euro" / FOTO

Micheal O'Leary con Gina Giani (foto Salvini)

Pisa, 4 febbraio 2015 - Pisa e Firenze, Firenze e Pisa. Chi l’ha detto che le due realtà siano per forza sinonimo di contrapposizione? A vederla da fuori – a vederla con gli occhi di chi investe sulla Toscana o meglio su questa area del Bel Paese – la contrapposizione non solo non c’è, ma nemmeno dovrebbe esistere. A ribadire la "compatibilità strategica" della città della Torre con quella del Giglio, ci ha pensato ieri mattina Michael O’ Leary, amministratore delegato di Ryanair, in tour a Pisa in occasione dei 30 anni della compagnia low cost irlandese.

"A noi – ha affermato O’ Leary – interessa crescere nella soddisfazione degli utenti e al tempo stesso far crescere gli aeroporti e i rispettivi territori. La fusione tra il Galilei e il Peretola non cambia affatto i nostri piani: nei prossimi anni rafforzeremo la nostra presenza su Pisa e quando il capoluogo toscano avrà una pista più lunga, allora saremo pronti a basare degli aerei anche in quello scalo. Spero che, nel 2019-2020, Pisa e Firenze possano rappresentare una risorsa in più per lo sviluppo toscano del turismo. Immagino – va avanti l’ad di Ryanair – un viaggiatore che atterri al Galilei, visiti la città e poi si sposti a Firenze per ripartire da lì...". Una cosa però O’ Leary ha tenuto a precisare. "Pisa, a dieci anni dal nostro arrivo, rimarrà la base principale in questa area, il gateway della Toscana". Parole che hanno fatto particolarmente piacere all’ad di Sat, Gina Giani, "la persona più importante in Italia dopo il Papa, anzi per me, prima del Santo Padre" ha scherzato il sempre vulcanico numero uno di Ryanair esibendosi in un ossequioso baciamani.

Di cuore (l’affetto per Pisa e per il competente management del Galilei) ma anche di pancia (le opportunità di business), mister O’ Leary ha provato a gettare lo sguardo oltre questa crisi inarrestabile. "La congiuntura migliorerà e noi vogliamo essere pronti: iniziando da questa Summer (al via il 25 marzo) con nuovi aerei basati (a Pisa si passerà da 7 a 8) e poi con altre destinazioni. Non solo – ha insistito – stiamo comprando carburante a prezzi vantaggiosi, abbiamo commissionato nuovi aeromobili: quindi nel prossimo biennio 2015-2016, saremo ancora il vettore con le tariffe più basse. Continueremo a investire e ad assumere giovani a cui dico: siate più ottimisti e viaggiate. Solo così potrete realizzare i sogni, solo così potrete aprire la mente e volare".

Volare anche dove oggi appare impossibile per la low cost della Guinness, come oltreoceano. O’ Leary, anche su questo argomento, è apparso fiducioso. "Tutto dipende dagli aeromobili: mancano sul mercato quelli a lungo raggio. Se – ha chiosato – ne riuscissimo ad acquistare una quarantina a un buon prezzo potremmo giocarcela ed escludendo gli hub volare dall’Europa alla volta degli States. Il progetto potrebbe essere quello di predisporre solo voli diretti, con tariffe a partire dai 10 euro a tratta per le superofferte, fino a un prezzo medio inferiore ai 100 euro biglietto". Sì, proprio così, meno di 100 euro per volare in Usa. E Pisa, ancora una volta, potrebbe risultare una base strategica.