Disabili al ristorante e polemiche, le risposte tra sdegno e ironia

"Cena rovinata" dai disabili al Miramare, parlano Melio e Giannini

Il regista Lamberto Giannini

Il regista Lamberto Giannini

Tirrenia, 1 agosto 2016 - C’è chi lo invita a una cena piena zeppa di disabili e chi a cenare a casa sua. La notizia dell’uomo che, trovando una ventina di ospiti del centro diurno L’Orizzonte al Miramare a Tirrenia si è lamentato con la direzione per la presenza ingombrante che gli ha rovinato la serata, ha fatto il giro del web. A rispondergli sono, fra gli altri, Lamberto Giannini, professore, scrittore, ma soprattutto da anni regista della compagnia livornese Mayor Von Frinzius: gli attori sono diversamente abili e non. «Invito questo signore a vedere un nostro spettacolo o semplicemente a una nostra cena», ci dice.

«Se n’è appena tenuta una a Castiglioncello con 100 persone! Sono rientrato da poco dalla Puglia dove abbiamo vinto il primo premio il «Giullare»: alle 3 di notte abbiamo fatto il bagno in piscina, un caos. Insomma, per dire che il mondo della disabilità non è migliore, è fatto di persone come gli altri, ma chi è intelligente e sensibile ne trae gioia perché essendo diverso ti spinge a cercare parti meravigliose di te, chi è ottuso, invece, legge solo il suo disturbo. Questi episodi, però, sono in aumento ed è un segno di regressione. Un plauso alla direzione che, senza rovinare la serata ai loro ospiti, ha risposto all’uomo («vada pure a cena da un’altra parte, ndr)».

Con ironia, come già in passato ha fatto, ribatte anche Iacopo Melio, fondatore della onlus #vorreiprendereiltreno, che aveva commentato di getto un caso simile. Un padre in vacanza con la famiglia che voleva chiedere il rimborso per la presenza di persone in carrozzina nel villaggio dove alloggiava. Iacopo aveva scritto una lettera che iniziava con «Caro testa a pinolo...». Ora commenta: «Non conosco la storia direttamente, mi è arrivata solo sulla mia pagina, ma mi spiace vedere che le teste a pinolo sono tante... Non sono buonista e magari le persone che la pensano come lui sono diverse, ma è bene denunciare (ecco come non bisogna essere) per sensibilizzare; anche perché in questi giorni la risposta è stata positiva: tanta gente ha condannato l’accaduto».

L’assessore al Sociale Sandra Capuzzi parla di un evento «oggetivamente vergognoso. Bisogna essere intolleranti verso queste persone». E aggiunge: «Si metta l’animo in pace questo signore perché integrazione non è isolamento, ma anzi. Forse, farebbe meglio a mangiare a casa sua».