'Via i bambini per fare spazio ai migranti? Noi diciamo no'

Guerra aperta fra residenti, Società della Salute, amministrazione comunale e Paim

Migration

Marciana (Pisa), 1 febbraio 2017  - I parrocchiani delle frazione cascinese chiedono informazioni sul destino della struttura per disabili di Marciana. «Siamo gli abitanti di Marciana - scrivono a La Nazione -, abbiamo saputo che la casa famiglia ospitata sul nostro territorio da 13 anni, e gestita da Paim, a breve trasferirà i suoi 9 ospiti all’istituto ‘Dopo di noi’ a Pisa. I ragazzi con disabilità che si trovano qui sono ben inseriti nel contesto paesano. Ci dichiariamo contrari a questa operazione che non tutela i nostri amici disabili, disarmati e senza facoltà di autodifesa».

A replicare loro è Sandra Capuzzi, presidente della Società della Salute. «Il percorso è iniziato, le famiglie sono state informate una a una e sono felici del cambiamento. Anzi, alcuni sono già venuti a conoscere l’istituto ‘Dopo di Noi’ rimanendo soddisfatti. - spiega la presidente del SdS -. Di certo la struttura di Marciana non può trasferirsi dal giorno alla notte, il percorso è lungo. Ma uno spostamento è auspicabile dato che presenta dei problemi di adeguamento alla nuova normativa».

Questa casa famiglia tende non solo all’assistenza, ma anche all’educazione, riabilitazione intendendola come interventi volti a rendere abile una persona. Tra le altre attività, viene sfruttata la ‘riabilitazione sociale’, cioè l’eliminazione delle barriere fisiche, psichiche e culturali. «Negli anni si sono sviluppate nuove esigenze che alcuni posti non possono soddisfare come è successo per la struttura di Zambra - continua Capuzzi -. Ora, gli ospiti che si trovavano a Zambra sono stati ricollocati quasi tutti in altre strutture. Per quelli ancora presenti, troveremo il posto migliore per le diverse esigenze».

Tornando a parlare di Marciana Sandra Capuzzi chiarisce: «L’istituto ‘Dopo di noi’ è una struttura nuova, appena accreditata e con una serie di servizi che Marciana non può dare. Ma questa casa famiglia non sarà abbandonata, sarà riconvertita in una struttura con degli obiettivi più adatti a ciò che può offrire. Vogliamo dare il meglio a ogni ospite a seconda delle esigenza che ha».

Preoccupata delle sorti della struttura cascinese il sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, che subito chiarisce:«Non vogliamo altri immigrati. Come può la Società della Salute, senza il nostro consenso chiudere una struttura per disabili accreditata sul nostro territorio da 13 anni per sfrattare i disabili e trasferirli a Pisa? Questo è un subdolo giochino, già visto a Zambra - continua -. Un motivo in più per uscire dalla SdS e gestire direttamente i nostri soldi! E non pensate di metterci gli immigrati, scenderò in piazza coi miei cittadini per difendere i loro diritti, soprattutto quelli delle persone più deboli».

Intanto Capuzzi, già ieri aveva specificato che: «Nessun immigrato o profugo andrà nella struttura di Marciana». E la presidente Capuzzi, ribadisce, ma con toni più accesi: «Non accetto questa vergognosa strumentalizzazione… Marciana è un bellissimo posto che merita la realizzazione di un progetto all'altezza del piccolo centro. È un luogo ospitale».

Sul piede di guerra contro la decisione della Società della Salute e della Paim anche l’assessore al Welfare Ziello che incalza: «A Pisa è stata inaugurata una struttura mastodontica, con la logica pisanocentrica. Ieri ho inviato una PEC alla Cooperativa che gestisce una casa famiglia in imminente stato di riconversione, chiedendogli le relative spiegazioni di questo imminente trasferimento.Torneremo presto padroni e sovrani delle nostre Politiche Sociali. E la figura della presidentA (sennò si arrabbia) della SdS sarà soltanto un brutto e lontano ricordo politico».

«Menti sapendo di mentire - risponde a Ziello, Giancarlo Freggia, il presidente Paim che gestisce la casa famiglia di Marciana -. Ti sto chiamando sul cellulare e non rispondi! Stai creando volutamente confusione tra la gente perché forse è l'unico modo di attirare un po' di attenzione su di te! Sono 2 mesi che ho chiesto un appuntamento alla tua sindaca per parlare di problematiche sociali del territorio e ad oggi sto aspettando! Mi dispiace constatare che siete così razzisti da usare i profughi come spauracchio per i cittadini! - smentendo anche lui l’ipotesi profughi aggiunge -. Ti comunico che non è assolutamente intenzione della Paim inserire profughi né a Zambra né a Marciana, ma al momento il nostro progetto è riconvertire le due strutture per accogliere minori e bambini Italiani in stato di abbandono».

La guerra sembra non avere fine, o forse troverà pace quando, come spesso annunciato dall’amministrazione, Cascina scioglierà la convenzione con la Società della Salute.