Tangenziale, si riparte: mappa "sotto esame"

L’Anas ha trasmesso il piano al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nuova attesa

Traffico (FOTO CANALI/NEWPRESS)

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Lucca, 28 luglio 2015 - Qualcosa, seppur lentamente, si muove nell’annoso - anzi ormai ultradecennale - progetto per realizzare una nuova circonvallazione lucchese. L’ultima puntata era del 9 giugno di quest’anno quando la Corte dei Conti aveva registrato il decreto di reggenza del presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Senza presidente infatti, secondo quello che dichiarava il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, il Consiglio non poteva esprimere pareri. Ebbene, a distanza ormai di oltre un mese e mezzo da quel decreto, c’è l’annuncio che arriva giusto giusto dal Ministero per cui, «l’Anas ha trasmesso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il progetto preliminare della Tangenziale Est di Lucca - SS 12 del Brennero - si legge nella nota - ed è stata avviata, ai sensi di legge, la procedura di esame del progetto medesimo». Questo il telegrafico messaggio del Ministero.

Da qui in poi l’attesa. Ma, come detto, pur in un ritardo calcolabile già in settimane, qualcosa si muove. D’altronde sulla tangenziale di Lucca, negli ultimi mesi, era sorto un mistero prima, seguito da polemiche dopo e infine da rassicurazioni dei politici. Fare un po’ di storia merita per capire di cosa parliamo. Il 10 aprile scorso il Consiglio dei Ministri approvò il «Def», acronimo di Documento di Economia e Finanza. Ebbene, c’è chi fece notare come proprio nel «Def» - che stilava i progetti più importanti per l’Italia - fosse sparita la tangenziale di Lucca. Non più tardi di tre giorni dopo però, cioè il 13 aprile, il viceministro Nencini, a Villa Bottini, rassicurò sul fatto che la tangenziale si sarebbe fatta e parlò di termini certi per la realizzazione. Inoltre, il progetto non compariva nel «Def» solo perché già bello e finanziato.

Però sono i giorni in cui, pur in mezzo a varie rassicurazioni, si parlava soltanto di asse nord-sud. E, in fatto di soldi infatti, si citavano solo 78 milioni di euro, 61 coperti dal contratto di programma Anas e 17 dalla Regione. Ma non dei 270 milioni che sarebbe il costo complessivo dell’opera, come qualcuno faceva notare. Tantè.

Tra rassicurazioni varie c’era la necessità però del passaggio al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: il decreto per la reggenza del presidente di tale Consiglio è arrivato il 10 giugno. Ora, nuovo passaggio tecnico. Certo è che le date che circolavano per l’apertura dei cantieri erano quelle dell’estate 2015, mentre le gare di appalto dovevano esserci il dicembre dello scorso anno. Quanto occorrerà ancora aspettare?