Gli asportano il rene sbagliato, il chirurgo: "Non è colpa mia"

Drammatica svista al San Luca, parla il dottor Torcigliani: "Il referto indicava un tumore a destra"

L'ospedale San Luca di Lucca (foto Alcide)

L'ospedale San Luca di Lucca (foto Alcide)

Lucca, 30 aprile 2016 - Il chirurgo urologo Stefano Torcigliani, 58 anni, è affranto. Su richiesta dell’assessore regionale Saccardi, è stato sospeso temporaneamente dal servizio, insieme al radiologo, Claudia Gianni, protagonista della sconcertante svista sul referto. Ma non se la sente di prendersi la colpa dell’incredibile errore, l’asportazione di un rene sano al paziente del «San Luca». «Ho operato quel paziente due settimane fa – spiega il dottor Torcigliani – in base al referto del radiologo che ha valutato la Tac, indicando come malato il rene destro. Io sono un urologo, non un radiologo. Non ho le competenze per mettere in discussione quel referto. E quindi ritengo di non dovermi rimproverare nulla. Eravamo in presenza di un tumore e tutti concordavano sulla necessità di operare chirurgicamente il paziente. L’intervento non ha avuto complicazioni e il paziente è stato dimesso».

«Il referto – prosegue il chirurgo – era esplicito: tumore della via escretrice del canale che porta urina dal rene alla vescica. Si indicava un tumore al rene destro. Prima di effettuare l’intervento, ho tentato di effettuare un’ureteroscopia, ma non siamo riusciti a raggiungere il punto del tumore con la sonda. Questa verifica non è stata possibile. Solo il successivo esame istologico (che ha richiesto molto tempo, perché non si individuava appunto la neoplasia) ci ha fatto scoprire dopo due settimane che il rene asportato era sano. Quello da togliere era il sinistro. Certo – conclude il dottor Stefano Torcigliani – ora mi sento malissimo per quello che è successo. Ma sono a posto con la mia coscienza. Non mi posso rimproverare nulla. Quanto al paziente, si provvederà a un intervento conservativo sul rene rimasto, togliendo solo la parte malata. Vorrei essere io stesso a farlo, ma capisco che non è opportuno».

Intanto l’incredibile vicenda ha scosso l’ambiente ospedaliero. E anche quello politico. Solo pochi giorni fa l’Asl aveva decantato le lodi del «San Luca», evidenziando i progressi tecnologici e le prestazioni sanitarie d’avanguardia. «Prendo atto con enorme dispiacere di quanto è accaduto all’ospedale di Lucca, e sono vicina al paziente e alla sua famiglia. Offriremo al paziente tutti i percorsi possibili per rimediare all’errore compiuto dai medici e prenderemo provvedimenti immediati». Così l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha commentato ieri la vicenda. «Ho chiesto alla direzione generale la sospensione del chirurgo e di chi ha refertato l’esame - fa sapere ancora l’assessore -. E attendo i risultati della commissione d’inchiesta del Centro regionale rischio clinico per adottare altri provvedimenti».