Rivolta in Forza Italia: in cento si dissociano

Quadrui dirigenziali ed eletti prendono le distanze da una "conduzione del partito arrogante e supponente". Marchetti replica: "Vado avanti"

Forza Italia

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Lucca, 12 aprile 2016 - Una rivolta totale. Con tanto di cento firme di dirigenti e iscritti in calce. Dentro Forza Italia, in provincia di Lucca, siamo alla guerra totale. Frontale. Durissima. Prima di tutto contro il coordinatore provinciale Maurizio Marchetti che governa il partito dall'estate scorsa. A rendere pubblica quella che è una vera e propria mozione di sfiducia dagli effetti incontrollabili sono stati ben cento esponenti azzurri, tra eletti e quadri dirigenti. A Marchetti i cento imputano una conduzione del partito arrogante, tutta muscoli e nulla fatti.

«Eravamo consapevoli di appartenere ad un partito che limitava l’autodeterminazione della base degli associati ai livelli comunali e provinciali. Ci auguravamo sinceramente – si legge nel documento – che con il tempo questo limite fosse superato, in modo che la struttura democratica si potesse estendere a tutti gli organi statutari: regionali e nazionale. Pur con questo limite, anzi, proprio per questo limite, dal congresso del febbraio 2012 allo scorso luglio, abbiamo contribuito alla costruzione di una struttura provinciale e territoriale fortemente partecipata e compiutamente inclusiva. Un lavoro che ha permesso, in questi anni, nel confronto con gli altri territori della Toscana, di conquistare e mantenere primati, sia in termine di base partecipativa che di risultati elettorali, in anni difficili di forte contrazione del nostro elettorato nazionale. Un lavoro unanimemente riconosciuto e ripetutamente apprezzato, a tutti i livelli, finanche dal presidente Berlusconi».

Poi, sostengono i cento, dal luglio del 2015 è stato tutto azzerato. «Apprendemmo dai giornali – prosegue il documento – che tutto questo veniva cancellato da un colpo di spugna. La ragione non fu comunicata. Era evidente trattarsi della consumazione di vendette che non ci riguardavano, noi eravamo semplicemente vittime senza colpe, o meglio colpevoli di aver creato un modello fastidioso. Dal quel giorno la nomina di un commissario ed un totale lungo oblio interrotto saltuariamente da esibizioni muscolari, tristi quanto inefficaci». Secondo i firmatari, la stessa nomina effettuata nei giorni scorsi del coordinamento provinciale, già contestata dai vertici giovanili dimissionati, assume i tratti della commedia, visto che alcuni dei nominati ne erano persino ignari e altri avevano osteggiato Forza Italia alle ultime elezioni. «Infine un annuncio bizzarro, ma coerente: saranno commissariati anche i livelli comunali, anche quelli assolutamente attivi ed operosi, anche quelli che in questi mesi hanno continuato a lavorare con lo stesso spirito di perseguimento della missione loro affidata. A tutto questo – conclude la nota – diciamo e diremo convintamente no. No ad un partito commissariale, no ad un partito che genera i propri dirigenti su basi autoreferenziali, no ad un partito che cancella la democrazia interna e la sostituisce con l’arroganza, la supponenza e il disprezzo».

Nella lista dei cento, spiccano i nomi di questi 24 azzurri: Roberto Bertola ex Sindaco Forte dei Marmi, Anna Bravi consigliere comunale Fabbriche di Vergemoli, Giuseppe Carli consigliere comunale Molazzana, Antonio Cima ex sindaco Viareggio, Alceste Citti coordinatore comunale Bagni di Lucca, Marco Daddio consigliere comunale Camaiore, Marta Danti vicesindaco Sillano Giuncugnano, Sisto Dati consigliere e vicepresidente consiglio comunale Massarosa, Gianluca Ghiglioni coordinatore comunale Lucca, Vittorio Giannecchini capogruppo Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini sindaco Fabbriche di Vergemoli e ultimo candidato presidente Provincia di Lucca, Matteo Giannini consigliere comunale Fabbriche di Vergemoli, Fabio Giannotti consigliere comunale Forte dei Marmi e coordinatore comunale Fdm, Mauro Macera consigliere e vicepresidente consiglio comunale Lucca, Fabrizio Mariani vicesindaco Fabbriche di Vergemoli, Marco Martinelli capogruppo consiglio comunale Lucca, Alberto Matteucci capogruppo consiglio comunale Camaiore e coordinatore comunale Camaiore, Nicola Montalto capogruppo consiglio comunale Massarosa, Marco Reali consigliere comunale Sillano Giuncugnano e coordinatore Sillano Giuncugnano, Daniele Ricci consigliere comunale Camaiore, Mario Rovai consigliere comunale Fabbriche di Vergemoli, Rodolfo Salemi capogruppo xonsiglio comunale Viareggio, Giovanni Santini coordinatore comunale Viareggio e già coordinatore provinciale, Flora Ungaretti coordinatrice comunale Borgo a Mozzano e Valle del Serchio.

Ma intanto il nuovo direttivo va avanti e si riunisce a Viareggio il 21 aprile (ore 21) nella sala convegni dell’Hotel Principe di Piemonte. Parteciperanno il coordinatore provinciale Maurizio Marchetti, sindaco di Altopascio e consigliere provinciale, i responsabili dei senior e dei junior di Forza Italia, rispettivamente Alfredo Donati, di Lucca e Matteo Scannerini, di Capannori. Questi i nomi del nuovo direttivo provinciale per Comune di appartenenza: Viareggio, Roberto Bucciarelli, Marco Dondolini, Fiorella Tozzi, Rodolfo Salemi; Massarosa: Fabio Francesconi, Sisto Dati Camaiore: Simone Frugoni, Davide Marcucci, Mario Andreini; Pietrasanta: Adamo Bernardi, Francesca Bresciani; Forte dei Marmi: Maria Rosa Polacci; Seravezza: Roberto Landi; Stazzema: Simone Rossi; Lucca: Riccardo Isola, Graziano Bruciati, Roberto Lotti, Alessandro Tondo, Gianluca Ghiglioni, Alfredo Donati, Marco Martinelli; Capannori: Matteo Scannerini, Anthony Masini, Elisabetta Triggiani; Altopascio: Francesco Fagni, Elena Silvano; Porcari: Riccardo Paglini; Pescaglia: Alfredo Rugani; Borgo a Mozzano: Cristina Benedetti; Bagni di Lucca: Fabrizio Giovannini; Vagli: Mirna Pellinacci; Barga: Guido Santini.