'Disabili solari' contro gli stereotipi. Il segno particolare è... la felicità

La campagna affidata all’illustratore spezzino Roberto Dell’Agnello

Roberto Dell’Agnello ha il compito di illustrare, tavola dopo tavola, il progetto “Quattro ruote per un sorriso”

Roberto Dell’Agnello ha il compito di illustrare, tavola dopo tavola, il progetto “Quattro ruote per un sorriso”

La Spezia, 14 novembre 2016 - C’È CHI LI CHIAMA ‘diversi’, chi handicappati, chi disabili. C’è chi li guarda con pietismo, chi li sottovaluta, chi non riesce a separarli da un retorico alone di tristezza. Una cortina grigia che accomuna la visione di molti su un mondo capace di riservare grandi sorprese, come insegna quel vulcano di energia chiamato Beatrice Vio, con la sua voglia di vivere esplosiva. Prima del recente boom della schermitrice paralimpica, qualcuno era già sceso in campo per rompere questo pesante drappo del sentire comune, con un mix di combattività, gioia di vivere e… colore. Si tratta dei Disabili Solari, gruppo nato dall’idea della gallaratese Lila Madrigali «con la prospettiva di educare alla diversità come valore insito in ogni essere umano». Fra blitz nella vita quotidiana contro le barriere architettoniche e un corner virtuale fatto di condivisioni, confronto, massime e solidarietà nell’omonimo gruppo Facebook, questa realtà prende a picconate pregiudizi e stereotipi. ULTIMO asso nella manica dei Disabili Solari è l’iniziativa «Quattro ruote per un sorriso», realizzata in collaborazione con l’illustratore spezzino Roberto Dell’Agnello, che tavola dopo tavola ha prestato le sue matite per realizzare un album composto da disegni da personalizzare, raffiguranti bambini e bambine portatori di handicap o caratterizzati da una spiccata ‘diversità’. Segni particolari: felici. «Volevamo far vedere che è sbagliato rendere la realtà dei disabili con una retorica lacrimevole: si tratta di persone normali, che pur avendo una protesi, o magari dovendo stare su una sedia a rotelle, hanno sogni come gli altri, si divertono e sorridono». Intento raggiunto: nelle sue tavole, lo sguardo si posa sull’espressione allegra dei protagonisti e poi sulla raffigurazione delle loro aspirazioni (cuoco, ballerina, astronauta…), e solo alla fine ci si accorge dell’elemento di diversità. «Inutile dire – continua – che Lila mi ha ispirato: è una persona solare, che trasmette buonumore e positività. E’ piena di risorse e mi ha piacevolmente travolto: ho deciso di dire sì al suo appello per veicolare questo messaggio». I DISEGNI realizzati da Dell’Agnello vengono prevalentemente diffusi nelle strutture sanitarie: «Dopo averli stampati, sono sistemati nelle sale di attesa degli ospedali, e vanno letteralmente a ruba! Le nostre illustrazioni si trovano anche nei campi estivi e nelle scuole, in cui il messaggio del rispetto dell’altra persona, secondo me, è particolarmente significativo». Arte e buoni intenti, spinti da una grande forza di volontà e voglia di far rete (la Madrigali ha scritto anche alla Vio e a Iacopo Melio, il giovane disabile noto per la sua battaglia per poter utilizzare in autonomia i treni, ndr) sembrano davvero la formula perfetta per guardare avanti e scalfire con il sole e il colore il pregiudizio. Chiara Tenca