Scuola, l’amaro primo giorno di Albinia: plessi ancora fuori uso dopo l'alluvione

Classi dislocate in altre strutture

Scuola (immagine di archivio)

Scuola (immagine di archivio)

Orbetello (Grosseto), 16 settembre 2014 - UNA PRIMA campanella diversa, quella di Albinia. Dove le scuole elementari non hanno ancora un loro plesso, e sono ospitate all’interno di un altro istituto, e anche le materne avviano l’anno scolastico in una condizione di precarietà, ereditata dal disastro del 2012. Quando il fango e l’acqua dell’Albegna coprirono tutto il paese lasciando dietro di sè rabbia, disperazione e morte. La prima cittadina di Orbetello , Monica Paffetti, è andata ieri mattina, insieme al vice sindaco Marcello Stoppa e agli assessori Mario Chiavetta e Walter Martellini, proprio ad Albinia, per salutare l’inizio dell’anno scolastico insieme ai bambini di materne ed elementari. Cercandio di esorcizzare quell’alluvione maledetta che è ancora nella testa di tutti. «Durante la stagione estiva sono iniziati i lavori di ripristino della scuola materna — ha detto — che prevedono una ristrutturazione totale, iniziando dal tetto, passando dall’impiantistica, i bagni e tutti gli infissi. Anche il pavimento subirà importanti interventi venendo sostituito con materiali più consoni alla presenza di bambini.

L’IMPIANTO di riscaldamento, che nel gennaio 2012 si era rivelato insufficiente e inadeguato costringendo l’amministrazione a emettere un’ordinanza di chiusura della scuola non potendo garantire le temperature consone ai bambini, verrà rifatto completamente, insieme appunto agli infissi, proprio per evitare problemi simili». In attesa della fine dei lavori i bambini delle materne rimarranno nei locali del museo della cultura contadina, che lasceranno poi, una volta tornati nel loro plesso ristrutturato, ai bambini delle elementari, come concordato dal Comune insieme ai genitori.

Dalla minoranza, però, sparano a zero. «Il sindaco deve aver un bel coraggio a inviare gli auguri senza prima chiedere scusa — dice il capogruppo del centrodestra, Andrea Casamenti — ai genitori e ai bambini per le gigantesche responsabilità della giunta nei lavori di messa in sicurezza delle scuole per cui sono stati persi tutti i finanziamenti regionali e nazionali, lavori promessi e poi privi di copertura finanziaria rinviati negli anni futuri e la cui progettazione dopo tre anni e mezzo di legislatura è appena all’inizio.

I BAMBINI delle materne inizieranno le scuole nelle aule dell’ex museo della cultura contadina perché dopo 22 mesi la giunta non è riuscita a far fare un lavoro modesto nei due periodi estivi a disposizione. I bambini delle medie ancora attendono i lavori che dovevano iniziare circa un anno e mezzo addietro, per non parlare poi dei bambini delle elementari».

R.B.