Tramvia, basta ritardi. Ora correre

Il commento del capocronista

Luigi Caroppo, capocronista de La Nazione di Firenze

Luigi Caroppo, capocronista de La Nazione di Firenze

Firenze, 20 settembre 2015 -  CHE sia la ripartenza (l’ennesima) buona. Non ci devono essere più alibi: non ci devono essere più ritardi. Basta. Ora che è stato presentato il nuovo cronoprogramma per riacciuffare i tempi previsti per la realizzazione delle linee 2 e 3 e che è stata data garanzia dai costruttori non ci devono essere più se e ma. Si lavori spediti verso la meta senza ulteriori intoppi. Firenze, con la sua tradizionale fragile viabilità, non può permettersi ulteriori stop e cantieri al rallenty.

Palazzo Vecchio ha accettato il rinnovato calendario di interventi; Vito Gamberale (presidente di Grandi Lavori Fincosit, una delle grandi aziende esecutrici dei lavori, in particolare sulla linea 2 della tramvia) ha dato la sua parola al sindaco Nardella per mettere in campo tutte le risorse

per recuperare i ritardi. Ci saranno turni supplementari. Obiettivo: dare un evidente segno del cambiamento entro questo scampolo di 2015.

Lo scenario al momento è molto preoccupante: «I ritardi dei cantieri della linea 3 sono di due- tre mesi. Ci preoccupano invece quelli sulla linea 2» aveva detto l’altro giorno il sindaco.

I cantieri della tramvia stanno mettendo in ginocchio la città. Si soffre specialmente nell’area nord-ovest della città. Novoli e Careggi viaggiano a passo d’uomo. E le conseguenze si sentono fortissime. Bus, taxi, auto e anche scooter: tutti in coda. Negozi (non solo frontisti) che fanno i conti con la profonda crisi da attesa dei binari. La sfida è troppo importante per il futuro di Firenze. L’ultima possibilità è stata data alle imprese. Ora basta. Pancia a terra e correre. Buona domenica.

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