Lavori della tramvia: il doppio turno è un accordo bluff, i cantieri sono ancora deserti

Tramvia a rilento, lavori «regolari» solo in viale Guidoni

Un cantiere della tramvia (New Press Photo)

Un cantiere della tramvia (New Press Photo)

Firenze, 11 ottobre 2015 - Tramvia, il turno unico vince ancora. La richiesta del sindaco Nardella era arrivata un mese fa davanti al viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini: «Servono doppi e tripli turni e impegni messi nero su bianco dalle imprese». Ma negli ultimi 30 giorni a stravincere fra gli operai è stata ancora la turnazione unica: dalle 7 alle 18 con 60 minuti di pausa. Se a questo si aggiunge la pioggia svuota cantieri e coperta (come previsto dalla legge) dalla cassa integrazione edilizia per maltempo, il risultato sono cittadini infuriati.

L'arma segreta promessa al Comune dalla Tram spa, l’azienda concessionaria per le linee del ferro, è arrivata in pratica solo nella «trincea Guidoni» sulla linea 2 e, spiegano i tecnici, «sarà messa in atto nel sottopasso Milton-Strozzi». Nell’80 percento degli altri cantieri, invece la legge è quella dell 8 ore più due di straordinario, dal lunedì al venerdì, tutte sulle spalle della stessa squadra. I sindacati per il momento sono riusciti a strappare una promessa: nuovo software e badge delle imprese per il controllo e l’identificazione degli uomini a disposizione in cantiere.

Ma il rischio, passata l’emergenza afa, è che l’opzione doppia squadra a darsi il cambio in cantiere, finisca nel cassetto. La luce in fondo al tunnel potrebbe arrivare a dicembre quando nelle due capofila arriverà un’iniezione di assunzioni. I nuovi numeri però saranno resi noti solo a fine mese.

Il Comune, che nel frattempo ha già fatto una bella iniezione di liquidità, continua a monitorare la situazione e a mantenere massima l’attenzione, in attesa che si sblocchino anche i finanziamenti delle banche. La doppia turnazione, comunque, spiegano dalle ditte, potrebbe essere impiegata a partire dalla prossima settimana nel cantiere «correttivo» di via Gianni. La pancia della strada, tra piazza Leopoldo e piazza Vieusseux infatti dovrà essere riaperta. La causa è un errore commesso dagli operai nel posizionamento dei sottoservizi: la sostituzione di una tubazione dell’acqua lunga 60 metri non è andata come previsto. La pendenza della tubatura non ha convinto la Direzione dei lavori di Palazzo Vecchio che ha fatto scattare l’alt e chiesto di rifare tutto da capo. I lavori partiranno la prossima settimana.

Sempre in zona Statuto, lungo i cantieri della linea 3 arriva invece una boccata d’ossigeno per i commercianti. Nel tratto del sottopasso di via dello Statuto i lavori si sono arrestati questa estate per la rottura di un tubo del gas, 4 metri sotto l’asfalto. E il completamento dei lavori in direzione Careggi è slittato. Per facilitare la vita a residenti Palazzo Vecchio ha deciso di strappare ai cantieri l’area dopo la svolta a sinistra da via dello Statuto in viale Cadorna. Qui la prossima settimana saranno aperti nuovi posti auto.

Claudio Capanni

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